
Da sinistra Lisa Zanettin, Pier Luigi Pinto e Letizia Guadagnino
Ventotto furti accertati in 6 mesi, 15mila euro di ‘bottino’, 29 vittime, di cui 9 ultraottantenni. Sono il bilancio dell’attività, ricostruita dai poliziotti del commissariato Due Torri San Francesco, di un sedicente idraulico bolognese di 66 anni, adesso ai domiciliari con il braccialetto elettronico su disposizione del gip. Si faceva chiamare ‘Venturi’ o ‘Veronesi’, il suo accento bolognese tranquillizzava gli anziani a cui faceva ‘visita’, presentandosi come idraulico incaricato dall’amministratore di condominio. E una volta in casa, con vari escamotage - finte telefonate o richieste di ‘collaborazione’ nei lavori - che gli permettevano di ritagliarsi un attimo da solo, approfittava per rubare il portafogli alle vittime. Poi si congedava, ma sempre con educazione, mai troppo di fretta. Una volta fuori, andava a prelevare con le carte delle vittime, che spesso conservavano anche il pin nel portafogli.
A portare alla misura sono state le meticolose indagini della squadra di polizia giudiziaria del commissariato, affidate all’ispettrice Lisa Zanettin, partite dalle denunce delle vittime, tutte molto simili tra loro. I poliziotti in questi mesi erano riusciti a individuare il truffatore, grazie ai video delle telecamere degli istituti dove andava a prelevare. Ma per arrivare a identificarlo compiutamente c’è voluto anche un colpo di fortuna: arrivato quando l’uomo ha lasciato per la prima volta il suo vero numero di telefono a una delle vittime che, felicissima di aver trovato un idraulico tanto disponibile, glielo aveva chiesto e lo aveva salvato in rubrica. Il sessantaseienne, con vecchi precedenti per reati di piccolo cabotaggio e un passato come lavoratore nel settore dell’edilizia, stempiato, robusto, alto un metro e 70, era sempre molto gentile, capace di carpire la fiducia delle ignare vittime che addirittura in alcune circostanze lo avrebbero presentato ai vicini di casa.
Quando è stato identificato, l’uomo è stato convocato a novembre scorso in commissariato: in quella circostanza gli è stata notificata una denuncia per uno dei vari furti, è stato fotosegnalato e gli sono state prese le impronte. Malgrado questo, nei mesi successivi ha commesso almeno altri quattro colpi nello stesso modo. Riconosciuto pure dalle vittime, l’uomo è stato arrestato e messo ai domiciliari nel paese della provincia dove vive. Per la polizia, i 28 furti accertati sono solo una parte di quelli messi a segno dall’uomo in questi mesi. Per questo il dirigente del commissariato Pier Luigi Pinto ha fatto appello ai "cittadini che hanno subito analoghi furti di venire da noi per verificare se siano stati commessi dalla stessa persona". Sul fronte prevenzione, "resta l’invito a non fare mai entrare in casa sconosciuti. Il consiglio è quello di dire alle persone che si hanno davanti che si sta per chiamare il 112 per verificare la loro identità: questo è un modo semplice ma sicuramente efficace per mettere truffatori in fuga".
Nicoletta Tempera