
Tania Battinelli, morta a 47 anni: i fiori davanti al palazzo dove abitava e i sigilli sulla porta della casa dove viveva
Un mazzo di fiori colorati lasciati a terra, davanti al palazzo di via Leone Tolstoj. Entrando, nel piccolo atrio, un passeggino in un angolo. Salendo le scale del condominio popolare, una dopo l’altra si chiudono le porte degli appartamenti, molti non hanno voglia di parlare della tragedia che ha sconvolto il condominio e la città, quando "è caduta la Tania".
Questa la frase che girava di casa in casa, subito dopo che la 47enne è precipitata dal balconcino del terzo piano, in zona Barca, martedì qualche minuto prima delle 18.30. È stata una dei residenti a chiamare il 112. Il compagno di Tania Battinelli, Faiez Selmi, 36 anni, era lì il giorno in cui lei è morta, ma da quel momento è sparito: si è reso irreperibile e di lui non ci sono tracce. E ora è indagato per istigazione al suicidio. Ma gli investigatori lo cercano già dalla fine del 2024, quando lei lo aveva denunciato per maltrattamenti ed era scattato il ‘codice rosso’. In passato la picchiava e non era un segreto, nel palazzo lo sapevano.
Il mistero di Tania: lunedì l’autopsia
Indescrivibile il dolore dei familiari di Tania. Il fratello affida a un post social il suo pensiero: "La mia anima ed il mio cuore sono volati via con te. Ma combatterò per te sorellona. Devo fare forza a mamma e papà e ai tuoi due figli, anche se mi sento perso, anche se ogni giorno penso di non farcela".
Ultimamente, a tutti è sembrato che fosse serena: per questo "non pensavo potesse succedere nulla del genere – riferisce la vicina della porta accanto –. Tempo fa si era sfogata, invece, c’era un po’ di casino. Si sentivano le urla e le botte di oggetti che si lanciavano. E quel periodo ricordo che c’era un gran viavai di gente, forse sarà stato un anno fa. Io alle 18 sono uscita di casa e sono tornata venti minuti, mezzora dopo, ed era giù (era già morta). Il mio primo pensiero è stato che non ci potevo credere, è molto strano, anche la situazione che c’è qua, come atmosfera. Lei andava sempre dai figli, voleva stare con loro. Spero sia stato un incidente". La vicina l’ha visto "uscire verso le 18, era sul pianerottolo (del terzo piano) ma era sereno, e ultimamente veniva a prendere ingredienti per cucinare, non avrei mai pensato una cosa del genere...".

"Era la nostra vicina da anni, viveva qui da prima di noi, era sorridente, solare, simpaticissima – racconta una ragazza –. Si metteva a parlare con me, era una con cui si parlava facilmente. Negli ultimi tempi sembrava stesse bene. Quel giorno, era appena tornata da casa della madre, dove sta la figlia piccola, andava spesso lì per vedere la bambina. La storia con il compagno? Tutti ne erano a conoscenza. Si sapeva che la picchiava, ricordo di averla vista una volta, qualche mese fa, con il viso un po’ gonfio. Certe volte diceva ‘Non ce la faccio più, sono stanca’". Sono tantissime le domande che oggi vengono a galla, ma qui "non abbiamo risposte", dicono i vicini. Una tragedia, per ora, inspiegabile, con moltissimi punti interrogativi.
Manuela Finelli, anche lei residente nello stesso palazzo, ricorda bene sia lei che la piccola. "Mi portava la bambina per Halloween e io le davo i dolcetti –. Tania era una ragazza molto carina, l’ultima volta che l’ho vista, un paio di settimane fa, mi sembrava stesse bene, non ho notato nulla di particolare. Ma parlava poco di sé". "Era una brava ragazza – riferisce un altro –, di recente sembrava che stesse bene, sorrideva".