Nel podcast di oggi Federico Solmi e lo scandalo in Fiera

Federico Solmi, artista bolognese classe 1973 è stato protagonista, nel 2009, durante Arte Fiera, di un episodio rimasto negli annali di storia giuridicaa e d’arte che ricostruisce nel nostro podcast di oggi, disponibile gratuitamente per i nostri lettori con il Qr code e su tutte le principali piattaforme.

Una sua opera pittorica tratta da un video di quattro minuti intitolato ’The Evil Empire’ (l’Impero del Male), esposto alla Not Gallery di Napoli, con una vetrina alla kermesse, venne sequestrata dai carabinieri l’ultimo giorno della fiera. Raffigurava un papa con tanto di tiara e una grande erezione su un crocifisso, richiamando alla mente un’opera del Trecento. Un’operazione-cortocircuito, come ce ne sono tante nell’arte contemporanea, che però fece scalpore perché notata dalle forze dell’ordine. Il fatto è che la direttrice dell’epoca, Silvia Evangelisti, attualmente curatrice di alcune mostre sotto le Due Torri, tra cui ’Impertinenze a Palazzo’ di Aldo Mondino a Palazzo Boncompagni e ’Greta Schödl. Il segno traccia del nostro vissuto’ a Labs Contemporary Art, decise con la commissione della fiera, di lasciare l’opera, che fu acquistata durante il vernissage da un collezionista. Solo il giorno della chiusura, il 26 gennaio, un carabiniere che passava lungo la corsia della Not Gallery, notò il lavoro e non ebbe dubbi, riferì ed ecco scattare il sequestro dei carabinieri in accordo con la Procura e l’ipotesi di "offesa a una confessione religiosa mediante vilipendio". Poi la Procura emise un ulteriore decreto di sequestro, oltre a quello dei carabinieri. Firmato dal procuratore reggente Silverio Piro (che fu pm nel Processo ai registi Ciprì e Maresco, per il film ’Totò che visse due volte’, poi vennero assolti) e dal pm Luigi Persico, parlava di reato di esposizione di oggetti osceni, diverso quindi da esposizione di opere d’arte oscene. "Credo – spiegò Piro – che il sentimento religioso vada protetto a prescindere che si riferisca ad una corrente minoritaria o maggioritaria. È qualcosa di cui il magistrato si deve far carico. In questo caso mi sembra che il lavoro sia totalmente blasfemo e osceno. L’unica cosa che mi ha frenato prima di decidere il sequestro è l’inevitabile pubblicità che deriverà per l’autore. Ma sul piatto della bilancia ci sono i simboli della cristianità". Federico Solmi, che ormai vive a New York dal 1999 ed espone in tutti i musei del mondo, ha ricostruito la vicenda, aggiungendo particolari che non erano mai trapelati.

b. c.

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