Nel solco di Roversi sfogliando gioielli di carta

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Sia da editore sia da poeta, Roberto Roversi ha sempre amato le edizioni a tiratura limitata con incisioni allegate. Con la Palmaverde ha realizzato alcuni capolavori tra cui ricordiamo L’inverno del Signor D’Aubigné, con traduzioni di Giuseppe Guglielmi e tre acqueforti di Luciano De Vita ma anche volumi con grafiche originali di Vasco Bendini, Sergio Romiti, Enzo Brunori e Sergio Vacchi. Suoi testi sono apparsi in volumi e plaquette illustrati

da Ernesto Treccani, Giuseppe Guerreschi, Ernesto della Torre,

Valeriano Trubbiani, Piero Guccione e tanti altri.

Dopo la sua scomparsa, nel 2012, diversi artisti hanno voluto realizzare nuovi volumi prendendo ispirazione dalla potenza delle sue parole e potendo liberamente attingere dai suoi testi, editi e inediti.

Il risultato è proposto nella mostra Libri. Nel solco di Roberto Roversi (che ha inaugurato lunedì scorso, giorno dell’ottavo anniversario della morte del poeta e sarà visitabile fino a domenica all’Archiginnasio) che presenta il lavoro di nove artisti (e di due editori): un’esposizione di piccoli ’gioielli di carta’ che sono testimonianza di come il lavoro di Roberto Roversi rimanga attuale e abbia la forza dei grandi classici.

In esposizione opere di Maurizio Boiani, Ezio Camorani, Isabella Ciaffi, Stefano Grasselli, Raffaello Margheri, Nella Piantà, Luciano Ragozzino, Maurizia Ragni, Laura Stor (Angelo Scandurra e Sandro Bracchitta, Matteo Totaro).

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