Nella cantina Manaresi uno spazio didattico in memoria dell’artista

Nella cantina Manaresi  uno spazio didattico  in memoria dell’artista

Nella cantina Manaresi uno spazio didattico in memoria dell’artista

Una cantina, ma anche spazio didattico e di attività culturali legati alla memoria del grande artista bolognese Paolo Manaresi. Così domenica scorsa a Zola con una visita guidata ed una bella partecipazione di pubblico sono riprese le attività dell’associazione presieduta dalla nipote Donatella Agostoni Manaresi (nella foto) che si propone di catalogare le opere grafiche e pittoriche dell’artista che nel 1958 succedette a Giorgio Morandi nella cattedra di tecniche dell’incisione all’Accademia delle Belle Arti di Bologna.

Il suo studio è stato riallestito nella cantina Manaresi. Un passaggio naturale da lastre, bulini e torchio al vino prodotto dall’uva coltivata nel podere Bellavista. Etichettato e imballato secondo un preciso progetto grafico che propone le vedute e le acqueforti dell’artista. "Formazione del catalogo prima di tutto, ma anche un concerto, gite tematiche, collaborazione con l’Accademia di belle arti e riflessioni sui temi cari al nonno", ha anticipato la nipote Donatella affiancata da Fabio Bottonelli, Paolo Capponcelli, Clara Baiesi, Francesca Passerini e Massimo Vignoli.

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