CHIARA GABRIELLI
Cronaca

Nella morsa del caldo: aumentano gli accessi al pronto soccorso e le chiamate al 118

L’analisi di Pandolfi, direttore del Dipartimento di Sanità pubblica: "Ancora non si può definire ondata di calore. Sarà martedì il giorno peggiore. A rischio i più fragili, anche le persone con patologie psichiatriche"

L’analisi di Pandofi, direttore del Dipartimento di Salute pubblica: "Caldo, sarà martedì il giorno peggiore"

L’analisi di Pandofi, direttore del Dipartimento di Salute pubblica: "Caldo, sarà martedì il giorno peggiore"

Il 5 per cento in più di accessi al Pronto soccorso e un aumento dell’8 per cento di chiamate al 118 negli ultimi giorni, per l’esattezza dal 19 al 26 giugno. Numeri dovuti all’effetto del gran caldo e che registrano quello che Paolo Pandolfi, direttore Dipartimento Salute Pubblica Ausl, definisce un "incremento significativo".

Andando a vedere il dato assoluto, lo scarto è notevole: si passa dai 280 accessi giornalieri di media ai 288 dell’ultima settimana, mentre per quanto riguarda le chiamate al numero d’emergenza, dalle 153 quotidiane di media, si è passati a 165. "Sicuramente il caldo ha fatto la differenza. Non c’è stato invece nessun aumento per quanto riguarda il dato di mortalità giornaliero, dove anzi si registra un decremento – spiega Pandolfi –. Va specificato che ancora non possiamo parlare di ondata di calore, dal momento che definiamo tale la situazione solo dopo tre giornate consecutive con determinati parametri. Se resterà così, domenica si potrà parlare di ondata di calore a tutti gli effetti".

Va però distinto, qui, il disagio climatico – che tutti avvertiamo sulla nostra pelle quando le temperature sono molto alte, come in questi giorni – dal disagio sanitario. "Il primo si misura in base a temperatura, ventilazione e umidità, parametri fisici che messi insieme forniscono un indice che, se superato, indica il rischio. Il disagio sanitario, invece, si basa sulle masse di umidità e sulle temperature e, insieme, determinano un potenziale aumento della mortalità, sempre considerando questi parametri rispetto a un determinato territorio, al contesto".

Al momento, la giornata più a rischio per la consecuzione importante di queste masse d’aria è quella di martedì: "Il rischio interesserà tutta la Pianura Padana, fatta eccezione per l’area attorno a Rimini, con piccoli disagi anche in collina. Ogni città, ogni contesto, ha la sua storia – precisa Paolo Pandolfi –. Di solito, si fa la previsione sulle masse d’aria nei posti in cui c’è l’isola di calore, quindi di solito nei capoluoghi di provincia. Nell’isola di calore, infatti, si registrano dai tre ai sei gradi in più".

Questo mese di giugno "è stato particolare – prosegue Pandolfi –, molto impegnativo per la salute. Essendo il primo mese dell’estate, se è molto caldo provoca effetti maggiore. Il corpo deve ancora abituarsi al caldo e quindi, in un certo senso, è peggio ora rispetto a luglio o agosto. E in determinate categorie gli effetti rischiano di essere molto importanti: non solo anziani, ma anche persone con patologie, come ad esempio diabete, scompenso cardiaco, problemi respiratori. A rischio anche persone con disturbi psichiatrici – sottolinea Pandolfi –, dal momento che hanno più difficoltà a capire la situazione e rendersi conto del pericolo del caldo".