Storie di ’semplice’ quotidianità bolognese: tra chi porta i figli a ’sgambare’ ai Giardini Margherita e chi dovrebbe scegliere di rinunciare alle lasagne per perdere qualche chilo, tra chi studente o lavoratore arrivato sotto le Due Torri ha dovuto imparare in fretta che il portone si apre con il ’tiro’ e l’immondizia si chiama ’rusco’. Chiaramente non c’è solo questo, ma tanto di più, in Porte di Sandro Santori (foto) che, dopo una carriera come docente, ha pensato che da raccontare, in questa città in cui vive da tempo immemore pur non essendoci nato, c’è veramente tanto. "Lo scrittore è un rabdomante: non segue le cronache, queste appartengono ai giornalisti – afferma Santori –. Uno scrittore ha una sensibilità che gli permette di scoprire ed evidenziare elementi nascosti nelle profondità del tran tran quotidiano". Il libro, composto da una serie di racconti, viene presentato dallo scrittore, in collaborazione con la libreria Sette Volpi e l’associazione Bolognina Collettiva oggi pomeriggio, alle 18, al Fondo Comini (via Fioravanti).
m.ras.