Anche la Caccia per il Nettuno: "Battaglia giusta"

Dal circolo 5mila euro più le offerte di Pietro Francesconi Art Bonus, come ottenerlo e avere uno 'sconto' sulle imposte IL NOSTRO SPECIALE Salviamo il Gigante Vuoi contribuire subito? Clicca qui per donare online con carta di credito o Paypal

Bologna, donazione dal Circolo della Caccia per il Nettuno (FotoSchicchi)

Bologna, donazione dal Circolo della Caccia per il Nettuno (FotoSchicchi)

Bologna, 15 maggio 2015 -  Alla gara di solidarietà lanciata dal Carlino per raccogliere fondi per il restauro del Nettuno non poteva mancare il generoso apporto del circolo della Caccia (foto). Una serata interamente dedicata al Gigante, quella celebrata ieri sera nella storica sede di via Castiglione: prima un aperitivo, poi una conferenza con gli interventi di Andrea Cangini, direttore di QN-il Resto del Carlino, e Marco Poli, collaboratore del nostro giornale da sempre appassionato di storia petroniana, infine la cena a cui hanno partecipato una sessantina di soci. 

Puntuale è arrivato anche il saluto del presidente del circolo, Roberto Tunioli: «Devolveremo direttamente dalle nostre casse 5mila euro, cui si aggiungeranno le offerte libere dei singoli soci. Da 127 anni viviamo in simbiosi con Bologna e siamo attenti alle esigenze della città: per questo abbiamo aderito volentieri all’iniziativa di quello che consideriamo da sempre il giornale della città. Non voglio pronunciarmi sull’opportunità di finanziare il restauro di un bene comune con i soldi dei privati e non del pubblico – aggiunge –: ciò che conta è fare qualcosa di buono per Bologna insieme al Carlino, come fu con le Sette Chiese». 

«La serata più che al Nettuno è dedicata a tutti noi – sottolinea il direttore Cangini –: il Gigante è il simbolo per eccellenza di Bologna e io credo profondamente nel valore che i simboli assumono nella vita di una comunità. Certo, il capolavoro del Gianbologna oggi non sta bene: c’è qualcosa di più triste di una fontana che non dà acqua? Partiamo da questa raccolta fondi, già arrivata a quota 350mila euro, e dal restauro per rilanciare tutta la città». 

«Risale al 1889 la prima battaglia del Carlino per salvare il Nettuno – ricorda Poli – con un infiammato corsivo dello storico Ricci in cui si parlava di un Gigante abbandonato a se stesso, manco fosse un orinatoio. Ma la disattenzione delle amministrazioni non è stata l’unica minaccia con cui il dio del mare ha dovuto fare i conti: nel 1943 i bolognesi, temendo per la sua sorte in tempo di guerra, lo nascosero nella falegnameria comunale alla Pescarola. E lì l’artigiano raccontò di aver usato il tridente come rastrello per l’orto».

di Pietro Francesconi

 

 

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