Bologna, 6 febbraio 2015 – La neve porta disagi, ma anche e soprattutto proteste. Bufera sull’amministrazione comunale, a partire dai social network: in interi quartieri gli spalaneve non si sono visti fino a tardi, quando ormai le persone dovevano già essere al lavoro. O, nella migliore delle ipotesi, l’effetto benefico è stato nullo. L’azione è stata quindi gestita male e le soluzioni tardive.
Caos nelle scuole: il Comune alle 7.30 ha confermato l’apertura degli istituti, ma alle 8.45 Seribo, l’ente che gestisce e distribuisce i pasti, ha sospeso il servizio per condizioni meteo avverse. Peccato però che ormai i bambini fossero nelle scuole. Non solo: alcuni presidi hanno informato via mail a metà mattinata i genitori che sospenderanno le lezioni prima dell’orario di chiusura previsto: fioccano le polemiche. Nel pomeriggio, il procuratore aggiunto Valter Giovannini ha aperto una inchiesta contro ignoti per interruzione di pubblico servizio, dando incarico ai Nas di andare a Seribo per far luce sulla vicenda.
La presidente del quartiere Santo Stefano Ilaria Giorgetti e il consigliere Michele Laganà attaccano il sindaco Merola: "Il Quartiere Santo Stefano ko per pochi centimetri di neve, peraltro annunciati da tempo. Segnalazioni e centralini intasati da continue telefonate di cittadini. Traffico in tilt sulla radiale più importanti del Quartiere, via Murri, per un albero caduto che dalle 4 di questa mattina impedisce la circolazione anche dei filobus che sono stati deviati a danno dei lavoratori e di tutto il cuore del Quartiere. Ma a cosa serve il Quartiere se non può risolvere problemi di manutenzione? Siamo solo lo “sfogatoio” dei cittadini quando tutto dipende dal centro? In vista della riforma si faccia una seria riflessione e si doti il Quartiere di potere decisionale e di gestione manutentiva per il bene dei cittadini. Per non parlare della mancata distribuzione pasti nelle scuole! Roba da non credere".
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro