REDAZIONE BOLOGNA

Newcleo ed Enea, la sfida per il nucleare sicuro

Nel Centro del Brasimone il prototipo del primo simulatore elettrico di un reattore raffreddato dal piombo liquido

Newcleo ed Enea, la sfida per il nucleare sicuro

Due immagini del Centro di Ricerca Enea del Brasimone, agenzia leader a livello mondiale per il. nucleare

Il piombo diventa liquido quando raggiunge una temperatura superiore ai 328 gradi centigradi e grazie alla sua densità e alla sua stabilità questo metallo viene utilizzato per svolgere un’azione isolante e protettiva nei confronti di tutte le radiazioni, in particolare quelle emesse durante la separazione dell’uranio in elementi più piccoli definiti scorie. Abbinare queste due proprietà del piombo per arrivare ad avere sistemi nucleari sicuri, affidabili e sostenibile è la nuova sfida a cui stanno lavorando i tecnici di Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, insieme a quelli di newcleo, la startup che si occupa di utilizzare le risorse nucleari senza lasciare scorie, presso il Centro di Ricerca Enea del Brasimone, un complesso situato nel comune di Camugnano.

I ricercatori impiegati in questo progetto stanno mettendo a punto un prototipo, alimentato ad energia elettrica, che simuli un reattore nucleare raffreddato da un sistema idraulico in cui circola il piombo liquido. Il modello prende il nome di Precusor, che tradotto dall’inglese significa Precursore, mentre alla realtà simulata è stata assegnata la sigla di Lfr, acronimo di Lead cooled Fast Reactor, che in italiano verrebbe definito come Reattore Veloce raffreddato al Piombo.

"L’architettura interna di Lfr è una delle tecnologie nucleari più promettenti – spiega Luciano Cinotti, cofondatore di Newcleo e responsabile del progetto di ricerca – che ci permettere di mantenere la leadership tecnologica italiana sui sistemi nucleari contribuendo anche alla decarbonizzazione del processo che produce energia". L’obiettivo è quello di concludere la creazione di Precusor entro il 2026 in modo tale che Newcleo possa poi riprodurlo in Francia nel 2031. Si andrebbe così a concludere un cammino ormai ventennale che ha visto Enea in prima linea per arrivare ad un raffreddamento dei reattori nucleari con i metalli liquidi.

"Fin dal 2000 l’Enea conduce nel Centro di Brasimone attività per lo sviluppo della tecnologia dei reattori veloci raffreddati a piombo liquido - ha dichiarato Mariano Tarantino, responsabile della Divisione Enea Sistemi nucleari per l’energia -. Da allora abbiamo iniziato a lavorare sulle tecnologie dei metalli liquidi pesanti, sviluppando infrastrutture e impianti innovativi e oggi, anche grazie a questo lavoro, questa agenzia è un riferimento a livello mondiale per lo sviluppo degli Lfr".

Fondata nel 2021 e specializzata nello sviluppo di sistemi nucleari di quarta generazione, newcleo ha investito oltre 50 milioni di euro nel Centro di Ricerche Enea del Brasimone con l’obiettivo di contribuire a dare nuova vita al polo e realizzarvi molti degli elementi della sua strategia di sviluppo.

Massimo Selleri