
Caldo record anche nei nidi e nelle materne bolognesi: via alla raccolta firme dei genitori per avere i condizionatori
Bologna, 28 giugno 2025 – Giorni di caldo rovente anche nei nidi e nelle materne comunali. I primi aperti anche a luglio, le seconde fino alla fine del mese. Si bolle e in rete parte la petizione dei genitori per chiedere al Comune di installare l’aria condizionata.
Il tutto mentre Sgb racconta, con tanto di foto dei termometri, di dormitori nei nidi con oltre 30 gradi. Tema non certo nuovo, ma con la colonnina da codice rosso non più rinviabile. Fioccano le firme in calce alla petizione. "Le temperature interne raggiungono i 40 gradi – scrivono i genitori –. Nonostante molteplici sollecitazioni al Comune e alla pubblica amministrazione scolastica, non è stato preso alcun provvedimento. Le famiglie sono costrette a ritirare i bambini all’ora di pranzo per evitare le ore più calde, situazione che va a incidere anche sull’assenteismo dal lavoro e sulla perdita economica. È urgente installare condizionatori d’aria per rendere la scuola un ambiente sicuro e confortevole per chiunque".
Il Comune, accusa Sgb, "mette giustamente in allerta i suoi cittadini dalle ondate di calore, però lascia le fasce più fragili, i bambini, in strutture caldissime e senza condizionamento". Mette a disposizione dei ‘rifugi climatici’ per i cittadini e non mette al sicuro i propri dipendenti e i bambini di nidi e materne".
Da anni "denunciamo la situazione critica e pericolosa nel lavorare e accogliere i bambini con temperature proibitive senza ricevere risposte adeguate dall’amministrazione che, in modo urgente, deve avviare una sistematica programmazione di installazione di climatizzazione". Anche perché fanno sorridere le "circolari interne con gli ‘utilissimi’ consigli: aprire le finestre dalle 7,30 alle 9, fare bere spesso i bambini e bagnare la testa prima di uscire in giardino, mettere il cappellino e tenerli all’ombra".
Per la consigliera di FdI, Manuela Zuntini: "Da anni le famiglie denunciano temperature insostenibili già da fine maggio. Il problema si fa di anno in anno sempre più pesante. Ancora una volta sollecitiamo la Giunta ad intervenire. C’erano fondi Pnrr per l’efficientamento energetico che potevano essere utilizzati e che invece sono stati concentrati su pochi progetti faraonici. Sono rimasti disponibili e inutilizzati 7,5 milioni di euro che l’assessore alla scuola disse sarebbero stati spesi proprio per la riqualificazione degli edifici anche scolastici ed educativi".