Nido Lunetta Gamberini allagato. "Ora più manutenzione"

Colpa di una grondaia intasata, i genitori mandano mail di protesta al Comune. E la giunta dà l’ok agli sconti per i giorni di chiusura dovuti al virus, a marzo

Bambini all'entrata delle scuole Carducci (foto d’archivio)

Bambini all'entrata delle scuole Carducci (foto d’archivio)

Bologna, 14 aprile 2021 - Bidoncini colorati per raccogliere l’acqua e dade con l’ombrello: allagato il nido comunale Lunetta Gamberini in via Pellizza da Volpedo, dove ogni giorno crescono 57 bimbi dai tre ai 36 mesi, suddivisi nelle sezioni piccoli, medie e grandi. A provocare la ‘cascata’ nella sezione dei bimbi di età media, una grondaia intasata di foglie, che non ha permesso il deflusso della pioggia che si è abbattuta sulla città.

A dare l’allarme, le insostituibili dade, che alle 7.30 si sono trovate il laghetto nella sala delle attività, nei bagnetti e nella sala da pranzo. Gli spazi di bimbi grandi e lattanti sono rimasti all’asciutto. "Le dade erano stupite quanto noi: in trent’anni, mi hanno spiegato, non era mai accaduto niente di simile", racconta una mamma, Francesca. Subito lanciato l’sos all’impresa di pulizie Global Service e ai tecnici del settore Manutenzione del Comune che, arrivati di corsa, hanno ‘stappato’ la grondaia. Nei prossimi giorni, meteo permettendo, i tecnici della Manutenzione faranno un sopralluogo per capire come intervenire. Considerando oltretutto che giusto l’estate scorsa era stato rifatto il tetto.

All’arrivo dei bimbi, le educatrici e la pedagogista referente dei nidi del Santo Stefano hanno dovuto riorganizzare il servizio in sicurezza, per non rimandarli a casa e creare disagi alle famiglie. "Se non ci fosse stato il Covid – osserva una mamma –, si sarebbero potuti dividere i bimbi (una ventina) tra i grandi e i lattanti, ma con l’obbligo di mantenimento delle ‘bolle’ è impossibile". Così i piccoli sono stati trasferiti in un’area asciutta. "Ci è stata chiesta la disponibilità di andarli a prendere in anticipo se non fossero riusciti a sistemarli", rivela un genitore.

Situazione sotto controllo, quindi, ma ai genitori non è bastato: hanno inviato una mail all’assessore alla Scuola Susanna Zaccaria e all’assessore alla Manutenzione Alberto Aitini per chiedere una maggiore manutenzione dell’edificio.

Sul fronte di nidi, materne e servizi integrativi scolastici, poi, la giunta comunale ha deliberato gli sconti sulle tariffe dopo la sospensione delle attività imposta dalla pandemia. Gli sconti riguardano i servizi integrativi scolastici di elementari e medie (pre e post scuola, trasporto scolastico collettivo e post scuola nell’orario del pranzo) per marzo. Per materne e servizi educativi per la prima infanzia, le misure scattano dall’8 marzo e riguarderanno la singola giornata di chiusura. A seconda della modalità di pagamento delle famiglie, lo sconto sarà un rimborso (in caso di pagamento annuale anticipato) o una riduzione sulla prima rata o mensilità utile (in caso di pagamento rateizzato o mensile). Per le materne comunali lo sconto corrisponderà alla tariffa di frequenza giornaliera per ogni giorno di chiusura, cioè il costo della refezione. Lo sconto sarà direttamente applicato nel bollettino. Stessa modalità per la refezione scolastica in tutte le scuole dall’infanzia alle secondarie di primo grado. Per i nidi, sconto mensile del 4% per ogni giorno di chiusura: dunque la retta di marzo sarà circa al 25%. Riduzione anche per chi ha fatto parte dei piccoli gruppi di inclusione con i bambini con disabilità nei nidi: nei giorni di frequenza si riceverà una riduzione del 50% della tariffa giornaliera.  

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