Nido Zebri, la riqualificazione entra nel vivo

La nuova struttura sorgerà nell’area dell’attuale asilo, ma verrà ampliata e dotata di impianti per il risparmio energetico

Nido Zebri, la riqualificazione entra nel vivo
Nido Zebri, la riqualificazione entra nel vivo

Prima lo ‘smontaggio’, poi la demolizione. Sono iniziati da pochi giorni gli attesi lavori di uno dei principali progetti finanziati dal Pnrr a Casalecchio. Si tratta della demolizione e ricostruzione dell’ormai storico asilo nido Bruno Zebri, in via Bandiera, al quartiere Croce. Oggi di questo edificio-modello costruito secondo criteri moderni nel 1977 resta ormai solo lo scheletro. "Impianti, isolanti, serramenti, sanitari, viene differenziato tutto. Sono finiti i tempi in cui si metteva in moto una ruspa e si riduceva tutto ad un ammasso informe di materiali – spiega l’assessore ai lavori pubblici Paolo Nanni –. Entro la settimana si inizia l’abbattimento della struttura ed entro il mese sarà tutto raso al suolo", anticipa l’assessore a proposito delle fasi che entro due anni dovrebbero portare ad un asilo ricostruito dalle fondazioni ed ampliato. Sono tanti i residenti che si fermano ad osservare questa fase, con il rimpianto di vedere sparire il loro primo spazio educativo del quartiere.

Allargandosi sul giardino il nuovo progetto prevede l’edificazione di un edificio a pianta rettangolare distribuito su un unico livello, destinato a ospitare quattro sezioni di asilo nido con relativi locali accessori per le attività educative e per il riposo, oltre ai locali riservati al personale educativo, alla cucina, ai servizi igienici e alla dispensa. Uno stabile che starà entro il perimetro attuale, posizionato in maniera tale da compensare le pendenze presenti nella morfologia del terreno e per poter sfruttare al meglio lo spazio destinato alle attività all’aperto: saranno quindi realizzate opere di sbancamento, consolidamento e contenimento del terreno al fine di collocare la nuova struttura in una posizione più a valle rispetto all’attuale, al fine di incrementare lo spazio verde a disposizione dei bambini. Le sezioni saranno pensate con un orientamento verso est per godere appieno della luce del sole durante tutta la mattinata, spiegano i progettisti. Ogni singola aula, inoltre, sarà pensata come un nucleo indipendente e servita ciascuna da servizi quali bagni e accettazione. La copertura si ipotizza piana, dotata di lucernari per illuminare al meglio gli ambienti sottostanti, con impianto a pannelli fotovoltaici, al fine di ridurre i consumi. Anche il giardino sarà progettato e pensato in relazione alle attività pedagogiche ed educative ed attrezzato con giochi e materiali sicuri. Il costo totale previsto è di quasi due milioni e 100mila euro, di cui un milione e mezzo a carico del Governo ed i residui 600mila del Comune.

Gabriele Mignardi

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