
La coreografia dei tifosi del Bologna nella finale di Coppa Italia allo stadio Olimpico di Roma contro il Milan: una gioia enorme per tutto il popolo bolognese
Il 14 maggio rimarrà nella memoria del popolo rossoblù. Una giornata che per molti tifosi è iniziata però con una paura, quella di non essere parte della festa dell’Olimpico. Riavvolgendo il nastro, tra chi doveva scendere verso Roma per assistere alla finale, c’erano anche tante persone che avevano scelto i viaggi organizzati. Come ad esempio il club Altedo-Malalbergo Rossoblù affidatosi a una compagnia del Bolognese, la stessa scelta anche da altri tifosi in provincia e addirittura da alcuni gruppi organizzati della curva.
Tutto bene fin qui, se non che già dalla sera precedente al 14 maggio, la società responsabile del trasporto si è dileguata. Chiamate, messaggi e nessuna risposta. Un campanello d’allarme per chi partiva da Altedo, allarme che si è fatto ancor più insistente il mattino dopo quando i primi che dovevano partire all’alba per Roma erano rimasti appiedati. All’appuntamento infatti nessuno si è presentato. I bus non c’erano. Scatta così invano la ricerca di un interlocutore a cui chiedere le ragioni di quanto sta accadendo ma dall’altra parte della cornetta, l’azienda non ha mai risposto.
E così in molti si sono organizzati in autonomia, partendo alla volta della Città eterna in macchina o con treni last minute. Sul piatto per la trasferta il club di Altedo e Malalbergo aveva messo 500 euro, chiedendo intanto ai tifosi di mettere una quota di 50 euro per il viaggio.
Ma i 500 euro sono andati perduti, somma poi compensata dall’autotassazione volontaria dei partecipanti: il club ha infatti restituito 40 euro ai viaggiatori, trattenendo, di quei 50, solo 10 euro a testa per compensare i costi della caparra svanita nel nulla.
Chi è riuscito poi nei giorni successivi alla finale di Roma a parlare con la società di trasporto ha ottenuto solo risposte vaghe e scuse accampate, tra autisti scomparsi e bus non disponibili. Una sola consolazione ha cancellato la rabbia, la vittoria della Coppa Italia.