
Imminente un confronto sull’aumento del prezzo di biglietti e abbonamenti. La maggioranza: "Adeguamento necessario dopo i tagli apportati dal Governo". .
Un incontro sulle nuove, tanto chiacchierate tariffe per i bus dovrebbe tenersi già lunedì. E vedrà coinvolti il Comune, i sindacati confederali e quelli di categoria, per fare il punto sul paventato aumento del prezzo di abbonamenti e biglietti singoli. Poi si cercherà di trovare una quadra. Come anticipato dal Carlino ieri, sul tavolo ci sono alcune ipotesi: l’ultima bozza individua il primo marzo come data da segnare sul calendario per vedere diventare realtà il nuovo tariffario urbano ed extraurbano.
Una bozza che sembrerebbe ritoccare al rialzo il listino rispetto a quanto anticipato alla fine del 2024: il biglietto urbano dovrebbe passare da 1,50 a 2 euro e 30, quello acquistato in vettura da 2 a 2 euro e 50. Il ticket multicorsa denominato ‘city pass’ dovrebbe aumentare di 5 euro (da 14 a 19), 3 euro in più per quello giornaliero (da 6 a 9 euro). Poi gli abbonamenti: il mensile salirebbe da 36 a 39 euro, quello annuale impersonale da 330 a 340 e quello personale da 300 a 310. Aumenti, come detto, più consistenti rispetto alle ipotesi iniziali, che attestavano la crescita del titolo di viaggio singolo da 1,5 a 2 euro.
I rincari sono in ballo da mesi: inizialmente si era parlato del 30 settembre, poi si era passati al 31 ottobre, ma complici l’emergenza alluvione e le imminenti elezioni regionali il discorso era slittato ancora. Fino a quando, a novembre, era stata decisa un’ulteriore proroga rimandando la partita al 2025. Ora la nuova bozza sta circolando da giorni e lunedì sarà l’occasione per mettere le carte in tavola, prima della decisione.
Nuove tariffe che, nell’ultimo periodo, non hanno risparmiato levate di scudi e polemiche. In primis la Lega, con la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni che ha parlato più volte di "una manovra insostenibile", puntando anche il dito contro "un servizio non efficiente", ma con costi equiparabili a quelli delle grandi città europee. L’assessore alla Mobilità Michele Campaniello, invece, aveva sottolineato la necessità di "fare delle scelte" in virtù dei "tagli alla spesa corrente del Comune".
Ieri sulla stessa lunghezza d’onda si è espressa la maggioranza a Palazzo d’Accursio (Pd, Coalizione civica e le liste ‘Anche tu Conti’ e ‘Lepore sindaco’) con una nota: "Apprendiamo e comprendiamo l’esigenza di un adeguamento tariffario, conseguenza del mancato supporto da parte del Governo". I gruppi parlano di "priorità da tenere in considerazione con uno sforzo" da parte del Comune: dalla tutela di lavoratori e studenti al mantenimento delle agevolazioni per i più fragili, fino a "un rafforzamento della mobilità sostenibile" in città metropolitana" e a "monitoraggio e verifica costante dell’efficacia del servizio".