Nuovi limiti orari, scontro in aula. L’opposizione: "Ritirare la delibera"

Dibattito acceso a Palazzo d’Accursio. La maggioranza difende la svolta: "Non siamo dei talebani". Il centrodestra sulle barricate. La Lega: "È già un fallimento". FdI: "Fermate tutto o si rischia il caos".

Nuovi limiti orari, scontro in aula. L’opposizione: "Ritirare la delibera"
Nuovi limiti orari, scontro in aula. L’opposizione: "Ritirare la delibera"

"La Città 30 sta già fallendo". "Benissimo le corsie preferenziali per il trasporto pubblico e l’onda verde per i semafori, ma basta parlare di deroghe: non ne possiamo più di vedere ridicolizzata la Città 30". Sono, in sintesi, due posizioni diverse emerse ieri in Consiglio comunale sulla svolta della Città 30, già in vigore e da gennaio anche ‘coercitiva’, visto che partiranno le multe per chi sarà beccato. Controlli "cum grano salis", ha assicurato il sindaco Matteo Lepore, ma la deadline quella è. Chi critica apertamente la misura è l’opposizione, ieri all’attacco, tra gli altri, con Matteo Di Benedetto. "Come emerso sulla stampa sono sempre di più le strade lasciate ai 30 all’ora. Poi forse arriveranno le deroghe sui mezzi, pubblici sì, privati no – ha dichiarato il capogruppo della Lega –. Poi sull’orario, perché si potrebbe arrivare a concedere il ritorno ai 50 orari la sera, lasciando quindi i 30 quando ci sono gli ingorghi. Alla fine, della Città 30 potrebbe rimanere quasi solo il nome, uno slogan con una funzione prevalentemente politico-elettorale, in favore del Pd di Bologna e dei suoi alleati, per potersi qualificare come ecologisti e progressisti. Per il resto – ha concluso Di Benedetto –, rimarrà solo una guerra al mezzo privato e alla libertà di movimento, segno ideologico ineludibile di un provvedimento lanciato male, che mostra ogni giorno di più le sue lacune".

Di diverso avviso Simona Larghetti. "La cultura della velocità e della prepotenza è il principale problema della circolazione – ha detto la consigliera di Coalizione civica –. Ridurre i limiti di velocità vuol dire lavorare complessivamente a una mentalità che uccide. I 30 all’ora servono su tutte le radiali, non solo davanti alle scuole, perché bimbi e anziani hanno diritto ad attraversare la strada". Critici anche i consiglieri di Fratelli d’Italia. "Lepore ha imposto una delibera per noi non definitiva, perché abbiamo visto un timido dietrofront, una volontà dialogante arrivata dopo. Dicono che hanno già parlato con tutti: Lepore ritiri la delibera e poi forse ne parleremo". Infine il consigliere Nicola Stanzani (Forza Italia): "Dobbiamo servire chi ha bisogno di muoversi in città, non il contrario". E l’ex assessore Claudio Mazzanti (Pd): "Ne abbiamo parlato diffusamente, prima e dopo la delibera, è l’inizio di un percorso: se ci sarà bisogno, faremo aggiustamenti. Non siamo dei talebani, applichiamo una norma che è applicata in Europa, con intelligenza. Non torneremo indietro, non ci sperate".

Paolo Rosato