MARIATERESA MASTROMARINO
Cronaca

Nuovi locali a Bologna: apertura diffusa per le Cesarine

Approvato il progetto in deroga Unesco per i sette punti ristoro in cui si svolgeranno anche corsi e cene conviviali. Decade invece il progetto speciale Flor di via Drapperie: “Lì solo bistrot”

Il Comune punta a promuovere la tradizione gastronomica bolognese

Il Comune punta a promuovere la tradizione gastronomica bolognese

Bologna, 21 marzo 2025 - Un nuovo home restaurant, diffuso in diversi punti del centro storico, nel segno della socialità e della promozione della cultura gastronomica bolognese.

La giunta Lepore ha approvato, bocciando ben 17 richieste, un solo progetto commerciale in deroga al vincolo Unesco. È 'Cesarine nel Centro storico di Bologna', un home restaurant che sarà diffuso in città, con l'intento di "promuovere la tradizione gastronomica bolognese attraverso esperienze culinarie autentiche, vissute in un contesto intimo, accogliente e familiare", fa sapere l'amministrazione.

Sono sette i punti in cui sorgerà l'attività: in piazza Verdi, via Testoni, Fossalta, delle Tovaglie, della Grada e due in via Santo Stefano.

Qui, "corsi di cucina, pranzi e cene conviviali - comunicano da palazzo d'Accursio -, promuovendo una socialità sana e accessibile, offrendo ai residenti e ai turisti l'opportunità di vivere esperienze significative legate alla tradizione culinaria locale, secondo un modello di turismo sostenibile e di qualità, lontano dalle dinamiche del turismo di massa".

Al centro del progetto ci sono le Cesarine e i Cesarini, custodi della cucina tradizionale, che "occasionalmente aprono le porte delle loro abitazioni situate in tante zone di Bologna, tra le quali il centro storico".

Decade la revoca per Flor

Tra le novità, la decadenza della titolarità del progetto speciale 'Floris profumi e bistrot', noto a tutti solo come Flor, in via Drapperie 10 (proprio a fianco della pescheria), approvato nel 2021, "per difformità dell'attività autorizzata". Questo perché il progetto prevedeva l'apertura di un esercizio commerciale di vicinato per "la produzione e commercializzazione di profumi personalizzati e prodotti collegati al tema food fragrances".

Ma diversi accertamenti della polizia locale hanno invece rivelato che nel locale "si svolgeva prevalentemente attività di bistrot". Il Comune, "dopo aver più volte sollecitato i titolari a cessare l'attività di somministrazione di alimenti e bevande, così come stabilito anche da più sentenze del giudice amministrativo del 2023 e del 2024 che ha respinto i ricorsi dei titolari contro l'amministrazione", ha approvato la revoca del progetto, che non prevede sanzioni.