Nuovo campo da basket, battesimo con Moraschini

Il cestista della Reyer Venezia farà tappa in paese per l’inaugurazione. Opera realizzata con i contributi di Comune, Lions e associazione Girasole

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Dalla collaborazione tra il Comune di Pieve di Cento, l’associazione Girasole Aps e il Lions Club Pieve di Cento è nato il nuovo campo da basket nei pressi del parco ‘Isola che non c’è’. Domani, alle 18, l’inaugurazione dell’impianto sportivo e il testimonial dell’evento è Riccardo Moraschini, cestista italiano in forza alla Reyer Venezia. Il campo da basket, sorto sulle ceneri di un vecchio campetto, è stato rinnovato grazie a un contributo di 40mila euro: 20mila da parte del Comune, 10mila da parte del Lions Club di Pieve di Cento e 10mila dall’associazione Girasole. "Abbiamo lavorato praticamente un anno intero – dice Vittorio Taddia, consigliere comunale con delega allo Sport – per arrivare a questo giorno. E siamo enormemente orgogliosi del risultato raggiunto. Credo che questo campo da basket, con tutto il suo colore, la sua bellezza e l’entusiasmo che trasmette, sia la dimostrazione di cosa e quanto si possa riuscire a fare in una comunità dove si collabora".

"La nostra associazione – afferma Giona Tasini, presidente di Girasole – fa anche tornare alla vita spazi degradati, luoghi abbandonati o da riqualificare. Quest’anno siamo intervenuti mettendo a nuovo il campo da basket, con l’aiuto di tanti amici che ci hanno sostenuto. La speranza è che attorno a questo impianto sportivo, così bello e rinnovato, possano nascere storie di amicizia vere". "Ho subito accolto con entusiasmo la proposta avanzata dal Comune e dall’associazione Girasole di migliorare il nostro campo da basket, luogo di aggregazione per tantissimi giovani – aggiunge Valeria Giberti, presidentessa del Lions Club Pieve di Cento –. Noi Lions poniamo attenzione su diversi temi sociali, tra cui i giovani, a cui io personalmente sono molto legata". E aggiunge: "La sinergia con il Comune ha dato vita a questo bellissimo campo fatto sì per lo sport e per l’aggregazione ma anche fatto d’arte vista la creatività con cui è stato realizzato".

Pier Luigi Trombetta

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