NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Il nuovo questore di Bologna e i nodi della città: “Droga il primo problema. Disarmiamo i carnefici delle donne”

Antonio Sbordone si è presentato questa mattina ai funzionari della polizia e alla stampa. “Lo stigma sul tossicodipendente non c’è più, al contrario si va verso la normalizzazione del consumo e questo è davvero un male”

Bologna, 20 novembre 2023 – “La droga è il primo problema per una comunità”. Lo afferma il nuovo questore di Bologna Antonio Sbordone, che si è presentato questa mattina ai funzionari della polizia e alla stampa. “Si assiste - ha detto il questore - a uno sdoganamento del consumo di stupefacenti. Lo stigma sul tossicodipendente non c’è più, al contrario si va verso la normalizzazione del consumo e questo è davvero un male, perché dal fenomeno della droga si dipanano una molteplicità di condotte criminali. Dobbiamo quindi concentrarci anche sulla domanda, con iniziative di sensibilizzazione”.

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Un’altra emergenza cittadina è rappresentata dalle violenze sessuali, un fenomeno che nelle ultime settimane sembra aver subìto un’escalation. "Con ritardo - le parole di Sbordone - si è iniziato ad affrontare questo problema mettendo al centro il carnefice. Mi spiego: per anni, e giustamente, ci si è concentrati sul sostegno e sulla sensibilizzazione delle donne. Adesso però il focus da centrare è sul maltrattante, sullo stupratore, sul femminicida: oggi c’è un gap tra l’emancipazione delle donne e l’arretratezza degli uomini, che fanno fatica ad accettare questa naturale evoluzione delle cose. Da questo disequilibrio nascono delle tragedie. Per questo i carnefici vanno disarmati, nel senso sociale e intellettuale del termine. Possiamo ottenere un risultato solo agendo in questo senso, perché gli sforzi fatti finora, sul campo preventivo e repressivo, non hanno portato grandi risultati”.

Infine la movida, altro cruccio delle Due torri: "È necessario - spiega - uno sforzo comune per trovare un equilibrio: la città deve vivere, non può essere militarizzata, ma allo stesso tempo ci sono le giuste istanze dei residenti che chiedono il diritto al riposo. Non abbiamo la bacchetta magica, ma cercheremo insieme di valutare iniziative e idee per garantire entrambi i diritti”.

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