Nuovo Dall'Ara Bologna, rivoluzione antistadio

Previsti ristorante, bar e spazio per le associazioni sportive. Il costo dell’intervento aumenta di 10-15 milioni

Rendering notturno del ‘nuovo’ stadio Dall’Ara firmato dall’architetto Gino Zavanella

Rendering notturno del ‘nuovo’ stadio Dall’Ara firmato dall’architetto Gino Zavanella

Bologna, 24 luglio 2019 - Habemus progetto. Manca ancora l’ufficialità, ma il piano definitivo per il restyling dello stadio Dall’Ara e dell’area circostante nei fatti è pronto. Martedì pomeriggio l’ennesimo summit in Comune, tra il sindaco Virginio Merola, l’architetto Gino Zavanella e l’ad rossoblù Claudio Fenucci.

Gli ultimi aspetti sono stati analizzati nel dettaglio e limati per trovare un accordo che soddisfi entrambe le parti. Il conto totale dell’intervento si è alzato: 10, forse 15 milioni in più rispetto ai 70 stimati, ma comprenderà anche la completa riqualificazione dell’antistadio, dove sorgerà una cittadella dello sport, con tanto di ristorante e bar. L’ultimo nodo riguarda il partner industriale: viste le difficoltà di Seci e la penuria di offerta nel panorama bolognese, il Bologna sta guardando altrove.

Un nome potrebbe essere quello di Astaldi, per la verità in questi giorni sotto grossa pressione viste le incertezze sul suo piano di salvataggio con Impregilo e il coinvolgimento di Cassa Depositi e Prestiti. Si vedrà. Intanto l’incontro tra il Comune e il Bologna è stato «molto positivo», a detta di entrambi. Merola aveva chiesto di vedere un progetto quasi definitivo entro la fine di luglio ed è stato accontentato. Il summit, recita il comunicato di rito, «ha permesso di esaminare le soluzioni di avanguardia che il progetto mette in campo».

Ovvero, «un impianto da 30mila posti, in linea con gli standard internazionali e perfettamente integrato con la struttura monumentale e storica del Dell’Ara, oltre che in sintonia con la compatibilità ambientale e urbanistica dell’intera area, fino all’antistadio». Proprio quest’ultimo era uno dei punti critici. Ma la quadra sembra essere stata trovata su una riqualificazione generale che tenga insieme interessi pubblici e necessità private. Ovvero, di rendita economica.

Gli impianti esistenti, compresa la bocciofila, verranno ristrutturati e potenziati, a partire dalla pista di atletica, una delle poche presenti in città. E proprio all’antistadio troveranno casa le società sportive oggi ospitate al Dall’Ara per creare una vera e propria cittadella dello sport, che potrebbe avere anche una speciale vocazione verso le famiglie e i bambini più piccoli. Nell’area, inoltre, sorgeranno un ristorante, un bar e un parcheggio. Interventi che hanno fatto lievitare i costi, così come l’ultima definizione dei lavori sul Dall’Ara, dove si prevede anche un massiccio investimento in nuove tecnologie e nel multimediale. Il prossimo passo, decisivo, sarà, dunque, l’individuazione del partner industriale. Caratteristica numero uno: garantire la demolizione e la ricostruzione dell’impianto in 15 mesi. Non sarà facile, vista la difficoltà del settore. Come data di inizio lavori il sogno è la prossima estate, il realismo dice il 2021.

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