
Il questore Antonio Sbordone e i poliziotti in via Lionello Spada
"Ai cittadini per bene, tantissimi, che vivono la Bolognina chiedo di aiutarci a indirizzare le nostre attività. L’impegno è massimo, ma per ottenere risultati è necessaria la collaborazione, qualificata, di tutti". Il questore Antonio Sbordone ha sotto mano i dati degli ultimi controlli ad alto impatto realizzati nel quartiere alle spalle della stazione, che in questi giorni hanno visto l’impiego di più reparti della polizia, con tanto di sorvolo dell’elicottero: la Questura ha infatti intensificato le sue attività in Bolognina proprio per rispondere all’esigenza di sicurezza dei cittadini. In questo contesto, tra martedì e mercoledì, i poliziotti hanno identificato 196 persone, di cui 112 stranieri, 100 pregiudicati e 6 irregolari (due saranno portati in un Cpr, gli altri affidati all’ufficio Immigrazione) e controllato 12 attività commerciali e sei persone sottoposte a misure di prevenzione. Il servizio ha portato anche all’arresto, da parte della Squadra mobile, di uno spacciatore marocchino di 37 anni, trovato in via di Corticella con 30 grammi di coca, e al sequestro di un centro massaggi ‘hot’ di via Lionello Spada, per favoreggiamento della prostituzione. "Se mentre ci stiamo impegnando tanto – spiega il questore – ricevo contemporaneamente richieste di incontro da 10 comitati diversi della Bolognina, viene allora da chiedersi se possiamo fare di più, se possiamo fare meglio in questo quartiere". Un quartiere dove però, oltre a ‘lavorare’, molti spacciatori e pregiudicati vivono anche. E allora "fogli di via, ordinanze e provvedimenti di allontanamento diventano inapplicabili", dice ancora il questore, per cui il "disagio è connesso anche a questa complessità del quartiere". Che vive una reale esigenza di riqualificazione: "L’esempio da seguire è quello della collaborazione attiva che si sta sperimentando in piazza XX Settembre e ai Giardini Fava – spiega Sbordone –. Lo sforzo deve essere costante, la guardia non va abbassata. E credo che l’obiettivo riusciremo a raggiungerlo solo quando questi luoghi non saranno più ‘fortini’ di legalità circondati da situazioni di disagio o degrado, ma quando l’aggregazione si tradurrà anche in integrazione. Quando nel campetto dei giardini Fava andranno a giocare anche i ragazzi che adesso vediamo bivaccare sulle panchine".
Per questo c’è attesa per il bando del Comune che punta a riempire gli spazi vuoti del quartiere con nuove attività e progetti. Un’operazione ‘alza-serrande’ per rendere più vive le strade della Bolognina, occupando quanto più possibile i locali sfitti che si trovano ai piani terra. "Serve l’impegno da parte di tutti – conclude il questore –, servono attività sociali, culturali, ma anche sportive, perché chi si dedica a uno sport difficilmente poi delinque, per arrivare all’obiettivo dell’integrazione. Noi continueremo con i nostri servizi di sicurezza, contando sulla collaborazione attiva e fattiva dei cittadini per individuare i focus su cui lavorare. Questa è una strada che va percorsa tutti insieme".