Occupazioni Bologna, l’ora del Manfredi Tanari. Chiuso anche il Pier Crescenzi Pacinotti

All’Aldrovandi Rubbiani nuovo stop per il corso economico in viale Vicini. Le richieste degli alunni: "Più partecipazione democratica"

Il Manfredi Tanari occupato

Il Manfredi Tanari occupato

Bologna, 12 aprile 2022 - Giornata di passione per l’Ipsas Aldrovandi Rubbiani. Dis-occupa il corso moda con una ventina di studentesse asserragliate in via Muratori nel fine settimana, ma ri-occupa l’appena dis-occupato corso economico in viale Vicini. Per ora sembra invece pacifico il corso grafico in via Marconi, che ha sbaraccato venerdì scorso. A pochi giorni dall’inizio delle vacanze di Pasqua (domani sarà l’ultimo giorno di lezione) occupano l’Iis Manfredi Tanari e l’Iis Pier Crescenzi Pacinotti Sirani. Con la variabile che forse oggi, l’istituto di via Saragozza, appunto Pier Crescenzi Pacinotti Sirani, potrebbe forse passare all’autogestione.

I PRECEDENTI

Da notare che le ultime due occupazioni erano molto attese e altrettanto annunciate, perché in città tutti gli istituti superiori hanno subìto occupazioni o autogestioni. Più le prime delle seconde che sono, peraltro, meglio riuscite, come accaduto al liceo artistico Arcangeli. Un modello che potrebbe ispirare la futura autogestione al liceo Copernico, tesa anche a cancellare la pessima pagina di fine gennaio quando una minoranza, contro il volere dei ’copernicani’, tentò di occupare anche in modo violento.

AL CRESCENZI  PACINOTTI SIRANI

Cominciando il giro delle proteste dal Pier Crescenzi Pacinotti Sirani, qui non è pervenuto il perché del blocco delle lezioni. Anche se non sembrano essercene di legati alla scuola stessa, a parte una scarsità di spazi, risolta con la succursale di via Capramozza.

AL MANFREDI TANARI

Un po’ meno nebulosi i motivi della protesta al Manfredi Tanari di viale Felsina, dove i ragazzi lamentano il tetto ’colabrodo’ per cui la Città metropolitana ha appena staccato un assegno da 600mila euro per rifare, a breve, tutto il coperto.

Il collettivo Osa mette il cappello sul Manfredi Tanari e punta il dito contro la preside Angelica Bignami (irraggiungibile) che non avrebbe voluto parlare con gli studenti e avrebbe invece proposto loro come alternativa l’opzione autogestione. Da notare che i bidelli al centralino dell’istituto, invece di rispondere, sbattono il telefono in faccia a chi chiama.

ALL’ALDROVANDI RUBBIANI

Infine l’Aldrovandi Rubbiani. Facendo un passo indietro, la scorsa settimana tutte e tre le sedi erano occupate: moda in via Muratori, economico in viale Vicini e grafico in via Marconi. Venerdì, grafico ed economico avevano levato le tende e sabato l’assemblea di istituto. Il primo colpo di scena risale proprio a sabato con una ventina di studenti del moda asserragliati in via Muratori. Intensa la trattativa. Poi, ieri, il post trionfante su Istagram dove gli occupanti annunciano di liberare la sede alle 17 e di aver ottenuto ciò che volevano. Al netto dei cambi delle rivendicazioni.

LE RICHIESTE

Ciò che viene fuori dal documento, condiviso anche dai docenti, è "una richiesta di maggiore partecipazione democratica degli studenti che, per noi, è la strada da perseguire", osserva la preside Teresa Pintori.

Si va dalla richiesta di una maggiore presenza della preside nelle tre sedi alla presenza deli studenti nella commissione elettorale per i loro rappresentanti di istituto. Infine vorrebbero essere messi a conoscenza degli investimenti, in termini di edilizia, sul loro istituto.

Qui si fisserà un incontro con la Città metropolitana. Tutto a posto in un certo senso, se non fosse che, a metà pomeriggio, è arrivato un secondo colpo di scena: l’economico ha ri-occupato. Il perché? Rimane un mistero.

 

 

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