Oggetti smarriti, a Bologna ora il Comune se ne sbarazza prima

Tantissimi zaini, valigie e borse che vengono lasciati in aeroporto o in stazione. Le carte d’identità abbandonate verranno distrutte dopo 60 giorni. Ecco il nuovo regolamento

Un ufficio oggetti smarriti, a Bologna cominciano a diventare troppi, anche per i magazzini

Un ufficio oggetti smarriti, a Bologna cominciano a diventare troppi, anche per i magazzini

Bologna, 5 agosto 2023 – Dimenticati sull’autobus, o su un solitario sedile in sala d’aspetto in aeroporto. Comincia così la triste vita degli oggetti smarriti, aumentati  in questi anni a Bologna in maniera esponenziale.

Sempre più persone infatti frequentano la città: turisti, lavoratori, studenti o viaggiatori in transito. Collegato c’è un aumento esponenziale degli oggetti smarriti, al punto che il Comune non sa più dove mettere tutti questi ritrovamenti. O meglio, non riesce più a gestire una mole di oggetti così ampia.

E così a Palazzo D'Accursio si è pensato di modificare il regolamento comunale, con una delibera proposta alla Giunta e approvata dal Consiglio nell'ultima seduta prima della pausa estiva, il 31 luglio scorso.

Nuovo regolamento, i tempi

Il nuovo regolamento prevede dunque che i tempi di custodia vengano ridotti a un terzo rispetto a quelli attuali: si passa cioè da 12 a quattro mesi ad esempio per valigie, zaini e borse. Le carte d'identità saranno distrutte dopo 60 giorni, dopo 30 giorni le carte di credito. Oggetti ingombranti o di valore, se nessuno li reclama, potranno essere venduti dal Comune senza aspettare i 12 mesi, ma una volta decorsi i termini di pubblicazione dell'elenco degli oggetti smarriti all'albo pretorio. Il ricavato sarà accantonato a bilancio per poi, nel caso, essere restituito a chi ne ha diritto.

In media ogni anno il Comune ricava circa 14mila euro dalla vendita di oggetti smarriti. Infine, nel caso vengano rinvenuti oggetti (soprattutto quelli di valore) nei luoghi di lavoro, come ad esempio gioielli in una banca vicino alle cassette di sicurezza, dovrà essere lo stesso ente o azienda a dover gestire l'oggetto e a cercarne il proprietario, non più il Comune di Bologna.