Oksana Lyniv direttore musicale al Comunale

Personaggio dell’anno sulla scena della musica classica, in primavera ha trionfato a Bologna. L’incarico prende il via a gennaio

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di Marco Beghelli

Oksana Lyniv: il personaggio dell’anno, nell’ambito della musica classica, non foss’altro per l’exploit del 25 luglio, quando ha inaugurato il Festival di Bayreuth, prima donna ad alzare la bacchetta nel tempio wagneriano. Il Teatro Comunale la nomina ora suo ‘direttore musicale’, un ruolo ricoperto negli anni da artisti quali Michele Mariotti, Daniele Gatti, Riccardo Chailly. Con lo sguardo all’indietro, sembra un esito del tutto naturale: conclusa la collaborazione che la legava all’Opera di Graz, dove ha maturato esperienza nell’opera tedesca, russa e italiana, Oksana Lyniv ha fatto il suo debutto italiano proprio a Bologna, a fine marzo, con i concerti in streaming diffusi dalla sala del Bibiena privata del pubblico: Mozart e Schumann furono i primi autori.

Tornò a Bologna il 29 maggio per uno dei concerti che segnarono la riapertura delle sale, richiamata con sua stessa meraviglia, come ci rivelò in un’intervista di quei giorni: "Il contatto umano e musicale con l’orchestra era stato ottimo, è vero, ma mi sono sorpresa quando il sovrintendente Fulvio Macciardi mi ha reinvitato a distanza di poche settimane". Il concerto, tutto wagneriano, all’Auditorium Manzoni fu un successo trionfale, con il pubblico che l’attendeva in massa per strada per poter conoscere questa ragazza di piccola statura ma di grande impatto musicale, chiedendole a ripetizione quando sarebbe stato possibile riascoltarla in città. Ed ecco l’auspicio avveratosi nel migliore dei modi. Il nuovo incarico, di durata triennale, prenderà il via a gennaio, prevedendo almeno due opere (di cui una in forma di concerto) e tre programmi sinfonici, cominciando il 14 e 15 gennaio con il primo atto della wagneriana ’Walkiria’ e il poema sinfonico ’Morte e trasfigurazione’ di Strauss: il suo repertorio di elezione, grazie anche al lungo apprendistato nei teatri tedeschi. A Bologna, per sua stessa dichiarazione, la lega un’affinità con due connazionali ucraini che in città lasciarono il segno nei secoli passati: Jurij Drohobyc, che a Bologna si laureò in filosofia e medicina divenendo poi Rettore dell’Università nel 1481, e Maksim Berezovskij, compositore e cantante, che nel 1769 venne a perfezionarsi con Padre Martini, guadagnandosi il titolo di Accademico Filarmonico, proprio come Mozart.

Già in primavera ci confessava di aver intrapreso lo studio dell’italiano, anche se con l’orchestra parla poco, comunicando attraverso le mani, il sorriso e l’entusiasmo. "In effetti, non comincio mai una prova con discorsi e spiegazioni: faccio subito suonare l’orchestra, e solo dopo aver stabilito il contatto musicale comincio a lavorare sui dettagli interpretativi". E dunque: buon lavoro, Oksana!

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