"Olimpiadi 2032 a Bologna e Firenze"

La proposta del sindaco toscano Nardella, i sì di Merola e Bonaccini

Dario Nardella, sindaco di Firenze e Virginio Merola, sindaco di Bologna (Foto LaPresse)

Dario Nardella, sindaco di Firenze e Virginio Merola, sindaco di Bologna (Foto LaPresse)

Bologna, 9 settembre 2019 - Bologna e Firenze sono pronte a ospitare insieme le Olimpiadi del 2032. Non è una chiacchiera da bar, i Cinque Cerchi sormontano ufficialmente Palazzo d’Accursio e Palazzo Vecchio, l’annuncio del patto è stato dato dal sindaco di Firenze, Dario Nardella. Si sta formando l’idea di «un asse strategico» per formalizzare la candidatura. «Si potrebbe recuperare la candidatura italiana sfumata di Roma», ha spiegato Nardella, che ha parlato in Città metropolitana.

Non una boutade, insomma, ma un disegno che tiene insieme non solo le due città, ma anche le due regioni ‘rosse’. Prova ne sono i dialoghi che Nardella ha già intavolato con il sindaco Virginio Merola, con il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi e con il governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Insomma, ci sono stati stati ragionamenti sul progetto a vari livelli. Il ‘Patto dell’Appennino’, come è stato già ribattezzato, dovrà però muoversi in fretta per avere tutte le carte in regola agli occhi del Cio: la candidatura per le Olimpiadi estive del 2032 dovrà essere presentata nel 2025.

AGGIORNAMENTO Lepore: "Un sogno realizzabile"

Ma Bologna e Firenze hanno già delle fichesda giocare e degli investimenti sul territorio da fare se ne parlerà a breve, molto sul territorio c’è già. Chiaramente, la conditio sine qua non per poter presentare la candidatura è che lo slot del 2032 torni nella disponibilità dell’Europa: sono stati già assegnati i Giochi ovviamente di Tokyo 2020, di Parigi 2024 e di Los Angeles 2028.

Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, intervistato dalla Nazione racconta le origini della suggestione. «Ci sto riflettendo da qualche mese – ha spiegato Nardella – e sono sempre più convinto che la candidatura unitaria potrebbe dare grande forza anche economica all’asse appenninico Firenze-Bologna. Le Olimpiadi sono un volano strepitoso sia per le infrastrutture, sia per l’occupazione». L’inquilino di Palazzo Vecchio va subito al sodo. «Firenze e Bologna sono le uniche due città metropolitane confinanti e la somma della qualità degli impianti sportivi già presenti le rende molto competitive – argomenta Nardella –. Nuoto, palazzetti dello sport, stadi di atletica. L’intero territorio provinciale vanta davvero una buona qualità impiantistica». In più, sono tre gli aeroporti a disposizione. «Potremmo utilizzare Bologna, Firenze e Pisa. Vorrei poi ricordare – aggiunge – che Firenze e Bologna sono due aree metropolitane con Pil e occupazione in salita». L’idea è già stata discussa con Merola e Bonaccini, e proprio con il governatore emiliano-romagnolo ci sarà un nuovo confronto nei prossimi giorni. «Lunedì sarò a Reggio Emilia per la chiusura della Festa dell’Unità e ne potrò parlare ancora più approfonditamente con il presidente Bonaccini. Serve tempo – conclude Nardella –, ma spero che questa idea possa crescere»

 

Merola accetta e rilancia: "Lavoriamo insieme"

Bologna sposa l’idea lanciata dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, che ha parlato di un patto tra le due città appenniniche per concorrere all’assegnazione delle Olimpiadi del 2032. Il primo cittadino bolognese, Virginio Merola, conferma di averne già parlato con Nardella e afferma: «È un’ottima idea e si lavorerà insieme a questa prospettiva». Sotto le Due Torri, per stare solo all’anno in corso, si sono organizzati eventi sportivi di rilievo, dal Giro d’Italia – che con la sua carovana rosa ha invaso la città per la tappa inaugurale, con partenza da piazza Maggiore – agli Europei Under 21 al Dall’Ara, questi ultimi presi a esempio per l’organizzazione dentro e fuori lo stadio. A proposito di stadio, l’ultimo grande appuntamento di rilevanza globale ospitato in città è stato il Mondiale di Italia ’90, evento per il quale fu ristrutturato l’impianto di via Andrea Costa.

Sotto le Due Torri si giocarono quattro partite: tre della fase a gironi e un ottavo di finale, un emozionante Inghilterra-Belgio, risolto solo ai supplementari a favore degli inglesi da un gol di David Platt. Era il 26 giugno 1990, da allora Bologna ha abbandonato il palcoscenico mondiale dei grandi eventi sportivi.

La Regione culla il progetto: "Benefici per il territorio"

Nel progetto della candidatura è coinvolta naturalmente anche la Regione Emilia-Romagna, che ha partecipato a diversi colloqui su Firenze-Bologna 2032. Per il presidente Stefano Bonaccini si tratta di una grande idea, «magnifica per tutto il territorio», sulla quale occorre ora capire come procedere al meglio. Bonaccini, che si è tenuto la delega allo Sport, si è speso del resto in questi anni per far approdare grandi eventi sportivi in Emilia-Romagna, con l’obiettivo anche di portare benefici al turismo. Solo quest’anno, solo a Bologna, ci sono stati la partenza del Giro d’Italia e gli Europei di calcio under 21. Entrambe le kermesse hanno portato un afflusso straordinario di pubblico e tifosi in città, con un richiamo e una visibilità per le Due Torri che non si verificavano da tempo.

A questo proposito, già l’assessore allo Sport di Palazzo d’Accursio, Matteo Lepore, aveva ipotizzato un grande evento sportivo in città, anticipando che per il prossimo anno è già in moto il ragionamento sulla creazione di una Maratona di Bologna, sulla falsa riga delle altre maratone che si svolgono in grandi metropoli internazionali. Una specie di assaggio, con la gara simbolo dei Giochi più amati da tutti.

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