
Il medico estetico Stefano Stracciari, 69 anni, a processo
Bologna, 10 giugno 2025 – Saranno una quindicina i testimoni nel processo in tribunale a Bologna al medico e chirurgo estetico Stefano Stracciari, 69 anni con uno studio a Pianoro, accusato di lesioni ai danni di una paziente.

Nella prima udienza, che si è svolta oggi davanti alla giudice Simona Siena, è stata acquisita anche una puntata del programma Le Iene con servizio sul professionista e una nota dell'ordine dei medici dove si dice che non si è a conoscenza di una sua assicurazione professionale.
Stracciari, che ad aprile era finito in carcere nell'ambito di un altro procedimento, dopo essere stato sospeso dall'esercizio della professione medica, deve rispondere dei danni estetici provocati a una paziente di 44 anni, che si è costituita parte civile ed è assistita dall'avvocato Luca Portincasa.
La donna, nel 2023, fu sottoposta ad un intervento estetico e, secondo quanto sostiene l'accusa, a provocare il danno sarebbero state delle infiltrazioni di olio di silicone, sostanza non riassorbibile vietata da trent'anni. “Stiamo procedendo velocemente verso la verità e la giustizia; se riusciremo a rispettare il calendario delle udienze stilato dal giudice arriveremo alla sentenza in poco più di 10 mesi”, dice l'avvocato Portincasa.
La prossima udienza è fissata per il 14 aprile 2026, la discussione per il 5 maggio. L'imputato è difeso d'ufficio dall'avvocato Alessandro Sulsenti. Stracciari è anche indagato, nell'altra vicenda, per lesioni in ambito sanitario, utilizzo di medicinali guasti e imperfetti e introduzione nello Stato di dispositivi medici falsificati, nei confronti di sei pazienti.
Stracciari era noto anche come il ‘Dottor Silicone’ perché indagato con le accuse di maltrattamenti nei confronti dei suoi pazienti. Secondo le indagini, infatti, avrebbe somministrato a diversi clienti farmaci scaduti o illeciti, tra cui, appunto, l’olio di silicone spacciandolo per un normale filler di acido ialuronico.
Nonostante la sospensione dall'esercizio della professione, il medico avrebbe continuato a lavorare nel suo studio, violando i sigilli diverse volte e aggravando la sua posizione legale.
I carabinieri del Nas, con i militari del Comando Provinciale, hanno eseguito su di lui l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, con l'accusa di lesioni personali, utilizzo di farmaci scaduti e introduzione di dispositivi medici falsificati.