"Oltre il 50% delle aziende associate Cna sono coinvolte e in grande difficoltà"

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di Luca Orsi

"Il Governo deve intervenire al più presto per rifinanziare i bonus fiscali". Enzo Ponzio – titolare di Coesa Immobiliare, presidente Mestiere edilizia di Cna Bologna – auspica un immediato intervento dell’esecutivo, "per dare alle imprese edili la certezza di potere completare i cantieri iniziati".

Qual è la situazione a Bologna?

"Oltre il 50% delle aziende nostre associate è coinvolto in lavori legati al superbonus, ed è in grande difficoltà a causa del blocco della cessione dei crediti legati ai bonus edilizi da parte delle banche. Lo confermano i dati della nostra cassa edile, che registra un brusco calo di un trend che, prima del blocco dei crediti, era molto positivo".

Siete preoccupati?

"Molto. A livello nazionale, nella filiera delle costruzioni parliamo di 33mila imprese artigiane che si sono fatte carico di anticipare il contributo pubblico attraverso lo sconto in fattura e che ora sono a rischio fallimento, con perdita di 150mila posti di lavoro. Se si blocca tutto, avremo una ricaduta economica e sociale devastante".

Come si è arrivati a questo punto di crisi?

"Ripetute, spesso incomprensibili modifiche normative, hanno prodotto caos e incertezza paralizzando il mercato dei crediti e l’avvio dei nuovi lavori dei bonus edilizi".

Resta il nodo dei lavori cominciati e ora in stallo.

"In caso di cantieri rimasti a metà, dove i condomini hanno già incassato parte del credito, c’è il rischio di dovere restituire l’incentivo".

Quale soluzione possibile?

"Il Governo dovrebbe prorogare il tempo necessario per l’esecuzione dei lavori in corso e dei lavori in programmazione dei condomini che hanno effettuato studi di fattibilità e retribuito progettisti per poter realizzare lavori nei propri edifici".

Cna ha sottolineato il contributo dei bonus per l’edilizia alla crescita del Pil.

"I bonus per l’edilizia hanno avuto un ruolo molto rilevante al rimbalzo del Pil l’anno scorso. Per questo, senza una soluzione per svuotare i cassetti fiscali ci saranno ripercussioni negative non solo sull’intera filiera, ma anche sull’economia del Paese nel complesso".

C’è chi sostiene che il superbonus 110% sia corresponsabile dell’aumento dei prezzi. È d’accordo?

"Assolutamente no. La causa degli aumenti ingiustificati cui stiamo assistendo è una evidente speculazione, che danneggia anche le imprese. Che il superbonus non c’entri è dimostrato dal fatto che i prezzi sono aumentati, a volte più che in Italia, anche in Paesi dove il 110% non esiste".

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