Omaggio a Pizzardi, il filantropo moderno

Da maggio a dicembre una serie di eventi celebrano l’imprenditore-benefattore a un secolo dalla morte

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Per la celebrazione del centenario della morte di Carlo Alberto Pizzardi, l’Unione Reno Galliera organizza un ricco programma culturale da maggio a dicembre. La storia personale e familiare del protagonista del progetto è profondamente intrecciata al nostro territorio come dimostra l’ospedale Maggiore che da lui prende il nome, dopo che alla sua morte fu lasciato alla città. La storia di Pizzardi attraversa il territorio e fu determinante dal punto di vista culturale-artistico, sociale, politico ed economico. "Carlo Alberto Pizzardi è cresciuto tra le mura della città di Bologna, ma ha sempre avuto uno sguardo rivolto verso le campagne limitrofe, che contribuì a bonificare incrementando l’economia del territorio anche attraverso una modernizzazione delle tecnologie colturali. – dichiara la sindaca di Bentivoglio, Erika Ferranti –. Fondamentale è il legame di Pizzardi con il comune di Bentivoglio, per il quale riservò particolari attenzioni tra cui la costruzione di un ospedale che, ancora oggi, rappresenta un’eccellenza e un punto di riferimento per la sanità bolognese".

Nasce dalla stessa sollecitazione dei cittadini di Bentivoglio la scelta di celebrare il legame della città con lo storico personaggio. Il progetto successivamente è stato appoggiato dal Comune e dalla Città Metropolitana che insieme a Unione Reno Galliera e all’Ausl di Bologna hanno organizzato un fitto cartellone di eventi, conferenze, pubblicazioni, laboratori, mostre e tante altre iniziative. Il tutto con l’obiettivo di raggiungere tanti pubblici differenti e riuscire a ripercorrere idealmente la storia di Pizzardi intrecciata a quella del territorio.

Le attività racchiuse in questo programma saranno di diverso tipo. Verranno organizzate: attività didattiche per coinvolgere le scuole, concerti e verrà pubblicato un libro sulla vita di Pizzardi a cura di Maurizio Garuti, una penna abituata a narrare di personaggi del territorio. Sarà, inoltre, realizzato un piccolo filmato per ripercorrere tutti i territori e i personaggi che caratterizzarono la vita del filantropo. Non mancheranno mostre come ’Senti le rane che cantano’, già in corso, e visite guidate per riscoprire attraverso la città la narrazione della sua vita. Elisa Busato, durante la conferenza di presentazione del programma, ha specificato che Unione Reno Galliera è tuttora impegnata nella creazione di ulteriori progetti e tutte le informazioni saranno trasmesse attraverso i social media.

Martina Borsari

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