FEDERICA GIERI SAMOGGIA
Cronaca

"Omertà e paura attorno alle baby gang. Ma la nostra scuola reagisce con prontezza"

La dirigente del Salvemini. Fausta Labidonisia:. "Aperto un tavolo sul problema. con Comune e forze dell’ordine".

La dirigente del Salvemini Fausta Labidonisia

La dirigente del Salvemini Fausta Labidonisia

"La scuola è ben presente e reagisce con prontezza". A cominciare dalla "presenza di noi adulti, da me agli insegnanti al personale Ata (non docenti, ndr), fuori dall’istituto a vigilare entrata e uscita degli studenti". Per non parlare "dei professori che accompagnano i ragazzi che lo chiedono alla stazione dei treni. Questo è un istituto che fa squadra. Sono tutti molto reattivi, pronti a dare risposte concrete". Presenza: è questa la parola che Fausta Labidonisia, preside dell’Itcs Salvemini, ripete come un mantra e come prima reazione alle sempre più agggressive baby gang e all’accoltellamento nel sottopasso della Meridiana a un tiro di schioppo proprio dal Salvemini.

Partiamo dai ragazzi: come rispondono davanti a tutto ciò? "Le reazioni sono molteplici: si va dall’omertà alla paura, magari accompagnata dalla difficoltà dei genitori a sporgere denuncia".

Nessuno condanna? "Tutti. C’è chi lo fa in modo aperto, comprendendo la pericolosità della situazione, e chi, pur avendo timori, lo fa, ma non in modo pubblico. E’ un discorso culturale legato ai valori di fondo".

Baby gang… "C’è allarme sociale e la paura è condivisa, ma è importante vedere come si è mossa la scuola non solo da oggi, ma anche da ieri".

Scuola da sola? "Assolutamente no. A dicembre, insieme al sindaco Matteo Ruggeri, al vicesindaco con delega alla Sicurezza, Paolo Nanni e alla Polizia, abbiamo attivato un tavolo interistituzionale. Tra gli altri, stiamo lavorando sul come, spiegare ai ragazzi a vivere le relazioni. Le ultime aggressioni indicano una mancanza di rispetto dell’altro che sfocia in un’escalation di violenza ‘superficiale’, gratuita. Temo che gli stessi ragazzi non si rendono conto fino in fondo del loro comportamento".

Il tavolo ha sortito qualche effetto immediato? "Intanto si è intensificato il passaggio della Polizia Locale".

Le Forze dell’Ordine entrano spesso in classe per lezioni civiche. "Il Salvemini ha sempre collaborato con le Forze dell’Ordine, per quest’anno abbiamo programmato incontri con la Polizia ferroviaria e i Carabinieri. Gli stessi rappresentanti di istituto hanno chiesto una loro presenza nell’assemblea insieme a esperti, avvocati, psicologi".

Gli studenti stanno progettando qualcosa? "Uno sportello di ascolto ’peer education’: studenti formati disponibili a parlare con i coetanei, reticenti a rivolgersi ad un adulto".

Altre attività in corso? "Abbiamo i coach che supportano le famiglie, i docenti con attività ad hoc nelle loro classi, il mentoring 1 a 1, gli sportelli tra cui uno per i Nai (Nuovi arrivati in Italia, ndr), laboratori ed educazione alla legalità".

Federica Gieri Samoggia