Bologna, 26 aprile 2023 – Giovanni Padovani, il killer di Alessandra Matteuzzi, voleva partecipare al programma ‘Uomini e donne’. Questo almeno secondo il suo avvocato, Gabriele Bordoni, che ha indicato nella lista testi la celebre conduttrice Maria De Filippi.
Il processo sull'omicidio di Sandra partirà il 3 maggio davanti alla Corte di assise di Bologna. Imputato l'ex fidanzato della 56enne, Giovanni Padovani, 27 anni, calciatore. In particolare, l’avvocato Bordoni, chiede ai giudici di ascoltare la De Filippi in dibattimento sui contatti avuti dal suo assistito con la direzione del programma televisivo 'Uomini e donne’ fino al 23 agosto 2022, il giorno dell'omicidio.
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In particolare quel pomeriggio, spiega l'avvocato Bordoni, Padovani ebbe un contatto telefonico con la trasmissione "per dare la disponibilità a partecipare alle preselezioni” come concorrente, per la settimana dopo. “Questo dimostrerebbe che stava facendo programmi per i giorni successivi e non aveva un intento predefinito e premeditato di uccidere Alessandra quella sera”.
Bordoni spiega di aver chiesto alla trasmissione, fin qui invano, un riscontro di quel contatto e del suo contenuto ed è questo il motivo per cui si è risolto a chiedere di sentire la conduttrice. La difesa Padovani ha chiesto anche alla Corte di disporre accertamenti sulla capacità di intendere e di volere dell'imputato e sulla sua capacità di partecipare al processo.
La lista dei testimoni: amici, vicini e le possibili ex
Colleghi di lavoro, familiari e amici di Alessandra Matteuzzi, compagni di squadra di calcio di Giovanni Padovani, ma anche vicini di casa della donna uccisa sotto il palazzo dove viveva a Bologna, in via dell'Arcoveggio.
Sono inseriti nelle liste di testimoni che la Procura, con il procuratore aggiunto Lucia Russo e i legali dei familiari della vittima, avvocati Chiara Rinaldi e Antonio Petroncini, hanno depositato in vista della prima udienza in Corte di assise, il 3 maggio.
Padovani risponde di omicidio aggravato da premeditazione, futili motivi, stalking e relazione affettiva. Tra i testimoni richiesti dagli avvocati dei familiari, anche sei donne che hanno conosciuto l'imputato e che potrebbero aver avuto con lui relazioni sentimentali. Tra i testimoni anche i poliziotti che hanno svolto le indagini, i consulenti medico-legali e informatici della Procura e di parte.