Omicidio Chiara Gualzetti: "Insulti sui social dal carcere". Scatta l'indagine

Dopo la denuncia da parte del padre della 16enne uccisa ecco il fascicolo della Procura minorile. Nel mirino i tablet utilizzati per studio e videochiamate

Bologna, 25 luglio 2022 - La procura per i minorenni vuole vederci chiaro dopo quanto denunciato dal padre di Chiara Gualzetti, la sedicenne uccisa il 27 agosto 2021 a Monteveglio da un coetaneo. Vincenzo Gualzetti ha spiegato di aver ricevuto immagini e post, pubblicati sui social, con parole oltraggiose nei confronti della figlia, e foto scattate direttamente dal carcere minorile del Pratello.

Per questo motivo è stato aperto un fascicolo, al momento senza ipotesi di reato, per chiarire quanto denunciato dal padre della vittima. Secondo l'uomo, in una di queste foto sarebbe ritratto mentre fa il simbolo della vittoria, anche il giovane accusato di avere ucciso Chiara.

Ora i fatti saranno approfonditi dalla Procura minorile, guidata dalla procuratrice Silvia Marzocchi. Sarebbero avvenuti con un uso improprio dei tablet che vengono messi a disposizione dei giovani detenuti per le video chiamate con i parenti (che sostituiscono i colloqui dall'inizio della pandemia) e per le lezioni ed esami universitari. Sono in corso le indagini con accertamenti su tutti i dispositivi. 

Il Dipartimento della giustizia chiede una relazione sulle foto

Il Dipartimento della Giustizia minorile del Ministero ha chiesto ai vertici dell'Istituto penale per minori di  Bologna una prima relazione in relazione alle immagini scattate dal carcere minorile del Pratello. Il capo del Dipartimento, Gemma Tuccillo, sta seguendo direttamente il caso

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