Omicidio Chiara Gualzetti, la perizia: "L'assassino era in grado di intendere"

La ragazza era stata accoltellata e picchiata da un amico, coetaneo, pochi giorni prima del suo sedicesimo compleanno ai piedi dell'abbazia di Monteveglio

Chiara Gualzetti, 15 anni

Chiara Gualzetti, 15 anni

Bologna, 22 luglio 2022 - La perizia psichiatrica sul minorenne imputato per l'omicidio di Chiara Gualzetti, assassinata il 27 giugno 2021, pochi giorni prima del suo sedicesimo compleanno ai piedi dell'abbazia di Monteveglio (Bologna), avrebbe confermato la capacità di intendere e di volere del ragazzo. Già una prima consulenza disposta dalla Procura minorile bolognese era arrivata a questa conclusione nel corso delle indagini.

La ragazza era stata accoltellata e picchiata da un amico, coetaneo, accusato di omicidio aggravato da premeditazione, futili motivi e e minore età della vittima. Fermato, aveva confessato, dicendo di aver agito spinto da un demone. L'esito della nuova perizia, disposta dal Gup Anna Filocamo, emerge da indiscrezioni avute da familiari della vittima, assistite dall'avvocato Giovanni Annunziata.

"Come mi aspettavo - dice il padre, Vincenzo Gualzetti, questa nuova perizia mette ben in evidenza la piena capacità di intendere e di volere e la piena coscienza con la quale lui ha compiuto il gesto criminale". Gualzetti dice anche di aver dato la notizia alla moglie, in questi giorni ricoverata in ospedale. Il 26 luglio al tribunale per i minorenni è fissata l'udienza in cui si discuterà la perizia psichiatrica.

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