Omicidio a Bologna: Alessandra Matteuzzi uccisa a martellate dall'ex che la perseguitava

Arrestato Giovanni Padovani, 26 anni, ex modello e calciatore di serie D. A gennaio era iniziata l'ossessione per la donna. La sorella: "Gli urlava: ti prego, lasciami stare"

Bologna, 24 agosto 2022 -  Alessandra Matteuzzi, 56 anni, e Giovanni Padovani di 26 si erano frequentati per circa un anno, ma per lo più a distanza, visto che lui giocava in Sicilia. All'inizio dell'estate erano erano stati insieme per qualche giorno, ma già in quesi pochi giorni c'erano stati litigi violentissmi. Tanto che, a fine luglio, lei l'aveva denunciato per stalking. Ieri, lui è atterrato a Bologna dalla Sicilia e poi, intorno alle 19, è andato sotto casa di Alesssandra, ad aspettarla. Lei è arrivata circa alle 21, mentre era al telefono con la sorella (video)

Giovanni Padovani in carcere: rilassato e impassibile - Alessandra Matteuzzi, gli amici: "Ovunque tu sia continua a splendere"

Alessandra Matteuzzi uccisa dall'ex a Bologna, il nipote: "Mi aspetto non paghi solo lui" - Bologna, chi era Alessandra uccisa a martellate dall’ex: la sua passione per social e moda - Alessandra Matteuzzi uccisa, la sorella e i vicini sotto choc: "Aveva paura"

Alessandra Matteuzzi, 56 anni, uccisa da Giovanni Padovani di 26
Alessandra Matteuzzi, 56 anni, uccisa da Giovanni Padovani di 26

Uccisa a botte e martellate: lo strazio della sorella

E subito è partita la mattanza: "Vattene!. Ti prego, no, fermati!", ha urlato lei, sempre al telefono con la sorella. Ma lui non solo non se n'è andato, ma l'ha uccisa a botte e martellate. Massacrata in un fiume di sangue in pochi minuti, con una ferocia inaudita. La sorella Stefania, sempre in contatto telefonico con la vittima, ha chiamato subito le forze dell'ordine che si sono precipitate in via dell'Arcoveggio, alla prima periferia di Bologna. Ma quando gli agenti sono arrivati per Alessandra non c'era più nulla da fare: caricata in ambulanza, è morta poco dopo.

Giovanni Padovani ossessionato dal calcio, mai violento. "Ho trovato la donna della mia vita"

La resa dell'omicida

Lui è stato trovato ancora lì, sotto quell'androne insaguinato ed è stato arrestato con l'accusa di omicidio. Il primo a intervenire dopo l'aggressione è stato un ragazzo, figlio di un vicino, al quale Padovani non avrebbe opposto la minima resistenza: "Non ce l'ho con voi, ce l'ho con lei - avrebbe detto a chi lo ha bloccato - non vedo l'ora che arrivi la polizia che voglio finire tutto".

Chi è Giovanni Padovani

Giovanni Padovani, 26 anni, è un calciatore e modello nato a Senigallia, in provincia di Ancona. Ha militato in varie squadre di serie D: tra cui il Giarre, il Troina calcio e alcuni formazioni marchigiane. E' stato arrestato con l'accusa di omicidio. Alessandra Matteuzzi l'aveva denunciato per stalking il 29 luglio scorso e di lui, come testimoniano anche i vicini, aveva paura. Da gennaio - racconta la sorella della vittima - era iniziata l'ossessione per Alessandra: piatti rotti, agguati, litigate sempre più violente.

SCHEDA: Alessandra, la 71esima vittima di femminicidio in 6 mesi

I vicini 

"Sandra mi aveva detto: se suona quel ragazzo, per favore non gli apra - racconta una vicina di casa (video) -. Quando ieri sera l'ho visto qui sotto casa, sono entrata e ho chiuso la porta perché non entrasse. Ultimamente era diventato molto insistente". "Erano una coppia normale, comn la passione per lo stare in forma, ma poi lei ha iniziato a farmi vedere i messaggi su whatsapp che lui le mandava - prosegue un amico (video) -. Mi diceva: mi sta seguendo".

 

Matteo Lepore: "Ci costituiremo parte civile"

"Come Amministrazione Comunale vogliamo costituirci parte civile nei due terribili casi di violenza contro le donne avvenuti a Bologna. Una violenza sessuale ai danni di una giovane turista finlandese e il femminicidio sotto casa di un'altra donna, per mano dell'uomo che la perseguitava. fatti che affondano le radici in una cultura di prevaricazione, di odio degli uomini contro le donne". Lo dice il sindaco di Bologna Matteo Lepore. "Ci riguarda eccome - prosegue - nessuno deve sentirsi assolto o girarsi dall'altra parte. Come istituzione saremo al fianco delle vittime e dei loro familiari, verso i quali vanno tutta la nostra vicinanza e solidarietà. E continueremo a batterci ad ogni livello per ridurre questa tragica epidemia di violenza che colpisce il nostro paese, tanto quando la nostra città. Perché Bologna non si volterà dall'altra parte. Sapremo reagire come comunità, cittadini e istituzioni insieme. Dobbiamo fermare gli uomini che odiano le donne. Come Sindaco di Bologna intendo prendere posizione e invito tutti a fare altrettanto".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro