Omicidio Gaggio Montano, chiesto il rinvio a giudizio per il cugino della vittima

Natalia Chinni, ex insegnante in pensione, era stata uccisa da sette colpi di un fucile detenuti illegalmente

La vittima Natalia Chinni

La vittima Natalia Chinni

Gaggio Montano (Bologna), 20 maggio 2022 - Natalia Chinni era stata uccisa con sette copi di fucile, sparati a bruciapelo. Il suo caso per tutti era diventato l'Omicidio di Gaggio Montano. Ora, la Procura di Bologna,  chiede il rinvio a giudizio di Fabio Ferrari, accusato dell'omicidio della donna, sua cugina, trovata assassinata il 29 ottobre 2021 mentre stava riparando la recinzione della sua proprietà a Santa Maria Villiana di Gaggio Montano, sull'Appennino bolognese.

I due avevano litigato in passato e i loro rapporti erano da tempo rovinati. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, coordinati dal pm Antonello Gustapane, Chinni, 72 anni, insegnante in pensione, è stata uccisa con da sette pallettoni sparati a bruciapelo, esplosi da un fucile illecitamente detenuto. Gravemente ferita, l'anziana era riuscita a raggiungere la propria auto per prendere il cellulare, poi, dopo essersi trascinata verso casa, aveva perso i sensi prima di riuscire a chiedere aiuto. In serata era stata ritrovata senza vita dal figlio.

Ferrari era stato indagato da subito e il 14 dicembre scattarono i domiciliari, con ordinanza del Gip. In udienza preliminare con lui andrà anche la moglie, Loredana Bicocchi, che risponde di irregolarità sulle armi in relazione al fucile, mai ritrovato, a diverse munizioni da caccia e a una pistola. Armi detenute in violazione del divieto disposto dal prefetto di Bologna, nel dicembre 2020. I due coniugi sono difesi dagli avvocati Angelita Tocci e Franco Oliva. Nel corso delle indagini sono state disposte varie consulenze tecniche, tra cui una psichiatrica che che ha concluso per la piena imputabilità di Ferrari. 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro