Omicidio di Gaggio Montano, arrestato il cugino. Risate e battute prima di un'intervista

E' Fabio Ferrari, vicino di casa della vittima con la quale litigava da anni per le proprietà confinanti. Natalia Chinni alla sorella aveva confidato i suoi timori: "E' pazzo e vendicativo"

La vittima Natalia Chinni

La vittima Natalia Chinni

Gaggio Montano (Bologna), 14 dicembre 2021 - E' Fabio Ferrari, 72 anni come la vittima, l'uomo finito agli arresti domiciliari con l'accusa di l'omicidio aggravato dai futili mitivi della cugina Natalia Chinni, l'ex insegnante di inglese di Gaggio Montano uccisa il 29 ottobre scorso con una colpo di fucile calibro 12. Tra lui e e Natalia i rapporti erano molto tesi, tanto che lei stessa, in un messaggio alla sorella definisce Ferrari "pazzo e vendicativo".

I due erano in lite, tanto da finire in un tribunale civile, da anni per questioni legate al confine tra le loro due proprietà ma anche perché la "passione smodata" di Ferrari per la caccia che lo portava a pasturare (cioè attrarre con lo spargimento di mangime) i cinghiali vicino alle case. A casa del cugino, gli investigatori avevano trovato anche alcuni bossoli da fucile calibro 12 e un fodero dell'arma.

La vittima Natalia Chinni
La vittima Natalia Chinni

L'omicidio

Quando l'ex insegnante è stata uccisa, quel 29 ottobre, stava proprio sistemando la recinzione tra i due giardini. Lui - secondo quanto ricostruito dai carabinieri - l'ha colpita con il fucile da caccia calibro 12. Lei era chinata, lui era in piedi: il colpo l'ha raggiunta dall'alto, da vicino e probabilmente senza nessuna avvisaglia. Ma la povera prof non è morta subito: è riuscita a trascinarsi verso casa, ad aprire la sua auto per prendere il cellulare, a salire le scale dell'abitazione. Lì si è tolta il maglione, forse per controllare lo stato delle ferite. Una volta in casa, si è accasciata su una poltrona e lì ha perso i sensi senza più riuscire a riprendersi.

L'alibi

Ferrari, fin da subito si è  presentato ai carabinieri con un alibi molto articolato che avrebbe dovuto coprire lo spazio temporale tra le 8 e 18 di quel 29 ottobre. Ma proprio nella fascia temporale in cui si fa risalire l'omicidio di Natalia, l'alibi scricchiola. Tra le 8 e le 10, infatti, Ferrari e la moglie raccontano di essere stati a fare colazione in un bar a Silla di Gaggio Montano. Ma a confermare questa sosta non ci sono né le telecamere dell'esercizio commerciale né la testimonianza dei baristi.

Le indagini

Anche le telecamere che registrano i suoni in zona hanno registrato lo sparo in quella fascia oraria. Dalle analisi, lo sparo è compatibile con un colpo di fucile da caccia calibro 12 che era del padre di Ferrari e che l'uomo non aveva mai denunciato. Inoltre, i carabinieri hanno vagliato attentamente tutti i movimenti di Fabio Ferrari e della moglie attraverso le celle del telefono cellulare. Tutta una serie di prove che la procura ha presentato al Gip, il quale ha disposto l'arresto. Non in carcere, come chiesto dall'accusa, ma ai domiciliari per motivi di età.

Le risate prima dell'intervista

Ad aggravare la posizione di Ferrari ci sono le risate e i commenti sarcastici tra lui e la moglie, mentre il 72enne si preparava a rilasciare un'intervista a una troupe televisiva in merito all'omicidio avvenuto pochi giorni prima. Frasi e risate, intercettate dai carabinieri che già avevano indagato Ferrari, sono nell'ordinanza con cui il Gip ha mandato l'uomo agli arresti domiciliari. Secondo gli investigatori, è probabile che i coniugi fossero consapevoli di essere intercettati e per questo avrebbero evitato di parlare dell'omicidio, circostanza singolare visto che il fatto era avvenuto nei pressi della loro abitazione. Ne hanno parlato solo prima della intervista tv nella quale l'uomo si sarebbe detto dispiaciuto per l'accaduto.

In quella occasione, lo stesso Ferrari avrebbe zittito la moglie con la frase "non devi fare commenti" dopo che lei, con una battuta pronunciata ridendo, aveva rimarcato che sarebbe servita molta concentrazione per esprimere quel dispiacere. Le intercettazioni hanno poi registrato altre risate dei coniugi e, sempre durante la preparazione delle dichiarazioni da rendere davanti alla telecamera, la frase "Dobbiamo ripetere la poesia".

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