Bologna, lite in casa a colpi di coltello. Ingegnere muore, ferita la moglie

Tragedia ad Anzola dopo un litigio: lui ha colpito la moglie poi si è tolto la vita. Indagini dei carabinieri, sul posto anche la Scientifica

Giallo ad Anzola, in provincia di Bologna: due persone trovate morte

Giallo ad Anzola, in provincia di Bologna: due persone trovate morte

Bologna, 6 aprile 2021 - Un ingegnere di 40 anni è stato trovato morto in casa in via Zucchini ad Anzola, in provincia di Bologna, questa mattina poco dopo le 11, mentre sua moglie, coetanea, è stata trasportata all'ospedale Maggiore per curare le ferite al volto. La tragedia sarebbe avvenuta al termine di un litigio scoppiato per motivi imprecisati.

"Le urla e il coltello gettato dalla finestra"

Secondo la ricostruzione, l'uomo ha colpito la compagna con un coltello, causandole lievi ferite al collo e al viso, lei è fuggita in strada portando con sé i loro due bambini piccoli. Poco dopo il marito, rimasto solo in casa, ha afferrato un altro coltello (il primo lo aveva buttato da una finestra) e si è tolto la vita.

Secondo i carabinieri della Compagnia di Borgo Panigale, non ci sarebbero dubbi sul fatto che sia stato un gesto volontario, compiuto un attimo prima dell'ingresso nell'appartamento degli stessi militari, che l'hanno trovato a terra con l'arma in mano. La donna, medicata in ospedale, è già stata dimessa. 

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La tragedia è accaduta al primo piano della palazzina al civico 12, tra via Zucchini e via Bonfiglioli. Nell'abitazione, posta sotto sequestro, il sopralluogo e gli accertamenti dei militari coordinati dal Pm Elena Caruso sono andati avanti diverse ore, con il supporto della sezione investigazioni scientifiche. A quanto pare, la coppia andava d'accordo e non risultano problemi di tipo economico.

"Abbiamo sentito delle urla di aiuto - raccontano alcuni testimoni -, poi abbiano visto un coltello volare fuori da una finestra dell'appartamento".

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"Purtroppo è accaduta nel nostro comune una cosa terribile e dolorosa", ha detto il sindaco della cittadina Giampiero Veronesi, chiedendo di rispettare, con il silenzio, il dolore e la riservatezza della famiglia e le indagini in corso. "Il nucleo familiare - ha aggiunto - non ha mai acceduto ai servizi sociali dell'amministrazione comunale e non hai mai manifestato alcun segno di disagio". 

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