Omicidio Bologna: spara alla moglie e tenta il suicidio a Castello Serravalle

Lui, 77 anni, ha esploso due colpi con il fucile da caccia contro Maria Rosa Elmi. Poi ha rivolto l'arma contro di sé: è gravissimo. In casa il biglietto: vogliamo farla finita insieme

Il luogo della tragedia nelle campagne di Castello di Serravalle (foto Schicchi)

Il luogo della tragedia nelle campagne di Castello di Serravalle (foto Schicchi)

Castello di Serravalle (Bologna), 21 agosto 2021 - Un biglietto in casa, lasciato in bella vista, per annunciare la volontà di farla finita insieme, nessuna firma e nessuna data. E' la scoperta che hanno fatto i carabinieri entrando nella casa a Castello di Serravalle dove abitavano Maria Rosa Elmi, 73 anni, e il marito, 77 anni e in fin di vita all'ospedale.

Uccide la moglie: "Rosa stava male, l’ho fatto per lei"

L'aggiornamento Uccide la moglie a Bologna: chi era Maria Rosa Elmi

Lei è morta, uccisa da due colpi di fucile sparati al ventre dal marito: questo è l'omicidio (video) che si è consumato nel pomeriggio nelle campagne di Castello di Serravalle, nella zona tra Castelletto e Mercatello. Dopo avere ucciso la moglie, l'uomo ha poi tentato il suicidio, sparandosi con la stessa arma. I residenti della zona, però, hanno udito le forti eplosioni provenire da una zona boschiva vicino alla strada (foto) e hanno dato l'allarme.

Migration

Quando i soccorsi del 118 sono arrivati in via Rio Monteorsello, l'uomo era ancora vivo ed è stato portato in elisoccorso al pronto soccorso dell'ospedale Maggiore di Bologna, dove è stato subito trasferito in sala operatoria per essere sottoposto a un delicato intervento. E' in prognosi riservata.

Secondo le prime indagini, portate avanti dai carabinieri di Borgo Panigale, l'arma usata è un fucile da caccia regolarmente detenuto dall'uomo. Le indagini dei carabinieri ora proseguono per capire i motivi del gesto: la coppia, entrambi pensionati, viveva in centro a Castello di Serravalle e aveva figli. Secondo alcune indiscrezioni avevano entrambi problemi di salute

Ancora un profondo dolore, dunque, per una comunità già messa alla prova per l'omicidio di Giuseppe Balboni avvenuto il 17 setttembre 2018: in cella, reo confesso, c'è un coetaneo, l'amico di sempre, che ne ha gettato nel pozzo il corpo. A pochi chilometri di distanza, il terribile delitto di Chiara Gualzetti uccisa a 15 anni in una domenica di sole, il 27 giugno scorso, dal ragazzo di cui si era innamorata mentre erano nei boschi di Monteveglio.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro