REDAZIONE BOLOGNA

Omicidio di via Ferrarese Bologna, uccise il rivale in amore: condannato a 15 anni

Il 38enne ucraino Andriy Borysyak colpì a morte con una chiave inglese, il 15 giugno scorso, il connazionale di 40 anni. Reo confesso il processo è avvenuto con rito abbreviato

Delitto in via Ferrarese a Bologna, il 38enne ucraino Andriy Borysyak (a sinistra) colpì a morte con una chiave inglese, il 15 giugno scorso, il connazionale Roman Matvieiev di 40 anni. Oggi la sentenza

Delitto in via Ferrarese a Bologna, il 38enne ucraino Andriy Borysyak (a sinistra) colpì a morte con una chiave inglese, il 15 giugno scorso, il connazionale Roman Matvieiev di 40 anni. Oggi la sentenza

Bologna, 9 aprile 2025 – Condanna a 15 anni, con rito abbreviato, per il 38enne ucraino Andriy Borysyak, reo confesso per l'omicidio del connazionale 40enne Roman Matvieiev, ucciso a colpi di chiave inglese la sera del 15 giugno 2024 nel suo appartamento di Bologna, in via Ferrarese.

La sentenza 

La sentenza è stata emessa questa mattina dal gup Alberto Ziroldi. La Procura, con il pm Michele Martorelli, aveva chiesto per lui una condanna a 24 anni, ridotta a 16 per via dello sconto di un terzo della pena riconosciuto dal giudizio in abbreviato.

Le indagini

Borysyak venne fermato il giorno successivo all'omicidio mentre guidava la sua auto, e la squadra Mobile, ricostruendo l'accaduto, scoprì che la vittima aveva avuto un rapporto extraconiugale con la moglie dell'assassino. Dai tabulati del telefono della vittima e dalle immagini delle telecamere di sorveglianza del condominio, gli investigatori scoprirono inoltre come Roman e il suo assassino si fossero dati appuntamento il giorno dell'aggressione, per un 'chiarimento’.

“Nessuno restituirà il figlio alla madre”

Parte civile nel processo, rappresentata dall'avvocato Luca Romagnoli, la madre della vittima Roman Matvieiev. “La persona offesa non aveva una relazione con la moglie dell'imputato, c'è stato solo un episodio in cui hanno avuto un rapporto, circa un mese prima dell'omicidio. In quel mese Borysyak ha covato rancore e poi il 15 giugno si è sfogato aggredendo Matvieiev”, ha detto il legale.

Il risarcimento alla madre della vittima verrà riconosciuto in sede civile. "Nessuno restituirà il figlio alla madre, quindi da questo punto di vista la mia assistita non è soddisfatta perché ritiene la pena non congrua in relazione alla gravità. Poi però facendo una valutazione complessiva, da tecnico dico che la quantificazione è corretta alla luce dell'abbreviato e del fatto che non sono state concesse le attenuanti generiche. La difesa dell'imputato aveva chiesto la riqualificazione del reato in omicidio preterintenzionale, cosa che non è stata riconosciuta”, ha spiegato Romagnoli.