Omicidio suicidio Zola Predosa, i vicini. "Mi ha detto che stava male"

Elena amante del giardino e affetta da demenza senile, Giancarlo malato da anni. Venerdì lui l'ha ammazzata a bastonate poi si è impiccato

Giancarlo Bedocchi, 84 anni, ed Elena Caprio, 83, vivevano in via Roma a Zola (Schicchi)

Giancarlo Bedocchi, 84 anni, ed Elena Caprio, 83, vivevano in via Roma a Zola (Schicchi)

Bologna, 13 aprile 2019 - Ferme sulla soglia del negozio al di là della strada, le vicine guardano i carabinieri entrare e uscire dalla casetta di fronte. «Chi l’avrebbe mai pensato che l’avrebbe ammazzata», scuotono la testa. Una piccola folla osserva il via vai di via Roma (video), mentre i necrofori portano fuori, coperti, i corpi di Elena Caprio, 83 anni, e Giancarlo Bedocchi, 84

La storia che è emersa poi dagli accertamenti dei carabinieri della stazione di Zola e della compagnia di Borgo Panigale è quella che purtroppo, quest’anno, è stata raccontata già troppe volte in città.  Un dramma fatto di malattia e solitudine. Bedocchi, ferroviere in pensione, da qualche tempo combatteva con un brutto male. Motivo per cui, qualche anno fa, assieme alla moglie, dalla Romagna si era trasferito a Zola, per stare più vicino al figlio e potersi curare meglio. Alla sua malattia si era aggiunta poi quella della moglie, colpita da una demenza senile che mangiava, ogni giorno, un pezzettino in più della sua consapevolezza. 

C’è la Scientifica dell’Arma, con gli specialisti in tuta bianca (foto). E il sentimento dominante, al di là della tristezza, è lo stupore. «Vedevo tutte le mattine la signora in giardino, che curava i fiori. Sembrava sempre volesse parlare, ma le parole le rimanevano come strozzate in bocca. Non ci riusciva», racconta una signora che era lì quando sono arrivati i vigili del fuoco, ad aprire la porta di casa Bedocchi. «Due brave persone – continua –. Lui ogni tanto discuteva con la signora che abita al piano di sopra, ma questioni di normale vicinato».

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«Due persone squisite e riservate», aggiunge la signora Aldina, il cui appartamento confina con quello della coppia. «Sono tornata proprio l’altra sera dalla Sicilia – racconta la donna – e li ho sentiti che erano in casa, che parlavano. Mi ero ripromessa di salutarli questa mattina (ieri, ndr). Di solito li vedevo fuori, in giardino, mi chiedevano ‘Signora come sta?’, sempre gentili. Ma non ho visto nessuno e un po’ mi è sembrato strano. Ho aspettato un po’ per salutarli, poi sono andata a prendere mia nipotina a scuola e quando sono tornata c’erano già i carabinieri e tutto il resto... Sono sconvolta. Mai mi sarei aspettata una cosa così. Due persone deliziose, tanto cortesi...». 

La vita di Giancarlo ed Elena era scandita dalle piccole abitudini di tutti i giorni, sempre le stesse. «Lui tutte le mattine, per prima cosa, andava a comprare il giornale. Lei faceva delle passeggiatine in giardino, perché aveva dei problemi alle gambe», dice ancora la vicina. Che, prima di partire, aveva incontrato il pensionato in farmacia: «Mi aveva detto ‘vede signora son sempre qua che non sto bene, vede’... e io ho sdrammatizzato un po’, dicendo ‘Che vuol farci, prendo tante medicine anche io’... Ma da questo a pensare che poteva succedere una cosa così... è incredibile». 

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