Operato il bimbo eritreo di 8 mesi "Quando Aron uscirà dall’ospedale sarà ospitato nel polo di Bimbo Tu"

Il presidente Arcidiacono: "Siamo contenti perché ha superato una fase delicata dopo l’intervento". Zucchelli, neurochirurgo pediatrico: "Il suo era un caso complesso, ma ora è in ottime condizioni cliniche" .

Operato il bimbo eritreo di 8 mesi  "Quando Aron uscirà dall’ospedale  sarà ospitato nel polo di Bimbo Tu"

Operato il bimbo eritreo di 8 mesi "Quando Aron uscirà dall’ospedale sarà ospitato nel polo di Bimbo Tu"

"Sono contento perché Aron ha superato una fase delicata dopo l’intervento alla spina bifida. Adesso è in reparto, ogni tanto la mamma ci manda qualche foto e io vedo il volto della rinascita. I nostri volontari vanno a trovarlo e non vediamo l’ora che il bimbo esca dall’ospedale per ospitarlo al Pass, il Polo accoglienza servizi solidali, di San Lazzaro. Faremo festa, vale la pena spendersi per i bambini che hanno problemi".

Alessandro Arcidiacono, presidente di Bimbo Tu, riassume con un sospiro di sollievo il percorso di Aron, piccolo eritreo di 8 mesi, arrivato in città all’inizio del mese (nella foto). Atterrato con la mamma a Malpensa, è stato trasportato sotto le Due Torri con Rocketvan, l’ambulanza spaziale della Croce Rossa Italiana, comitato di Bologna, mezzo realizzato per Bimbo Tu.

Mino Zucchelli, direttore della Neurochirurgia pediatrica Irccs Isnb, con sede al Sant’Orsola, precisa che Aron ha una "forma grave di spina bifida, che normalmente viene operata alla nascita, cosa non successa nel suo caso. Aron è stato operato con successo e ora è nel reparto di Pediatria d’urgenza, in ottime condizioni cliniche. I casi estremamente complessi se gestiti in modo multidisciplinare in un centro ad altissima specializzazione, come il nostro, danno enormi soddisfazioni". Marcello Lanari, direttore del Pronto soccorso pediatrico e della Pediatria d’urgenza dell’Irccs Sant’Orsola aggiunge che "l’opportunità terapeutica offerta ad Aron impatterà positivamente sulla sua qualità di vita futura. Siamo orgogliosi di appartenere a una comunità scientifica e assistenziale che sta avendo ottimi risultati grazie a un lavoro d’équipe che prevede attorno al letto del paziente vari specialisti quali il neurochirurgo, il chirurgo plastico, l’ortopedico, l’otorinolaringoiatra, affiancati dal pediatra, in un reparto pediatrico e, cosa fondamentale, con la gestione H24 di infermieri con forti competenze pediatriche". Per Fabio Caramelli, direttore della Rianimazione pediatrica del Policlinico, "i bambini hanno bisogno di cure dedicate e specialistiche, non sono piccoli adulti. L’Irccs ha messo in campo competenze di altissimo livello e strumenti fondamentali, ad esempio l’unica rianimazione pediatrica di terzo livello della Regione". Duccio Maria Cordelli, direttore della Neuropsichiatria infantile dell’Isnb, aggiunge che "durante tutto l’intervento i medici e i tecnici della Neuropsichiatria dell’età pediatrica hanno tenuto sotto controllo le funzioni del sistema nervoso centrale". Lo zio di Aron ricorda che "con le poche informazioni in mio possesso riguardo alla patologia di Aron ho iniziato a fare ricerche e chiamate e finalmente ho trovato Bimbo Tu: mi hanno ascoltato con gentilezza e umanità e hanno acceso le mie speranze. E poi il presidente Arcidiacono mi ha detto: ’Portiamo Aron in Italia’".

Importante il sostegno economico di Virtus Segafredo Bologna che prima dell’arrivo di Aron ha contribuito alla raccolta fondi lanciata da Bimbo Tu attraverso la vendita di biglietti, in occasione di alcune partite di campionato disputate in casa. Bimbo Tu ricorda di "avere organizzato il ricovero grazie al contributo regionale per i ricoveri umanitari dell’Emilia-Romagna e all’interesse di Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute".

Donatella Barbetta

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