Opere di adduzione, si parte nel 2023 con la Lungo Savena

Primo concreto cronoprogramma di tutte le strade da completare in provincia

Per la prima volta, grazie alle tavole del progetto definitivo del Passante, è possibile sapere con più certezza quali saranno i tempi di realizzazione delle celebri opere di adduzione, ovvero tutte quelle strade della viabilità fondamentale provinciale bolognese che aspettavano di essere potenziate con i soldi del Passante. Il primo intervento a partire, se tutto sarà confermato, sarà quello sulla Lungo Savena, che secondo il cronoprogramma di Autostrade dovrebbe partire nel terso trimestre del 2023, copo che i lavori verranno affidati nel terzo trimestre di quest’anno. I cantieri presumibilmente dovrebbero quindi completarsi a 2024 inoltrato. Seguirà alla pistola dello start con ogni probabilità l’intervento tra via del Triumvirato e via del Chiù, che secondo i programmi dovrebbe partire nel corso del 2024 e concludersi due anni dopo. Tempo ce n’è anche per l’Intermedia di Pianura, altra opera di adduzione che ha subito diverse riscritture negli ultimi anni, che dovrebbe vedere le prime ruspe sempre nel 2024, mentre l’affidamento dei lavori dovrebbe arrivare l’anno prossimo contestualmente ai primi lavori del Passante di nuova generazione.

Un po’ più di tempo ci vorrà per vedere i cantieri di riqualificazione di via Aposazza, altra strada accessoria che dovrebbe andare in Conferenza dei servizi alla fine di quest’anno, per poi avere il vero avvio ai lavori nel 2024. A inizio 2026 sono invece attesi i cantieri del nuovo svincolo al Lazzaretto del Passante, ricompreso tra le opere di adduzione, il quale conseguentemente dovrebbe vedere la sua fine entro il 2027, salvo ritardi ascrivibili a tutto il macro intervento. Infine c’è il complesso Nodo di Funo, con la Conferenza dei servizi che dovrebbe concludersi nei prossimi mesi e i cantieri che dovrebbero arrivare sempre tra il 2024 e il 2026. Attacca Fratelli d’Italia. "Tutti i cantieri connessi si accavalleranno ad altri interventi sulla viabilità già in corso, come quelli sul Pontelungo che dureranno 3 anni o che prenderanno avvio in contemporanea come la realizzazione della Linea rossa e verde del tram, il disastro per la città è già annunciato – dichiarano Francesco Sassone e Marco Lisei –. Ribadiamo come la scelta di proseguire a tutti i costi sulla realizzazione del Passante di mezzo, fortemente voluto dal Pd e oggi avallato da chi fino a ieri si diceva contrario, non farà altro che danneggiare i bolognesi senza risolvere i problemi di viabilità e di inquinamento della città".

pa. ros.

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