"Ora il ministro mandi gli ispettori a Vergato"

Caso Merlo, il deputato Galeazzo Bignami interroga Speranza: "Manca laboratorio analisi e il pronto soccorso non svolge un servizio ’h24’"

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di Nicola Bianchi

Il caso Merlo finisce a Roma. In Parlamento con il deputato di Fratelli d’Italia, Galeazzo Bignami, pronto a interrogare il ministro Roberto Speranza chiamato a "inviare una ispezione ministeriale" all’ospedale di Vergato. Un durissimo documento che ripercorre le tappe della tragedia di ’Mike Bird’, il 28enne artista di Amici e X Factor, morto domenica notte per una leucemia fulminante. "Il 2 giugno – scrive Bignami – Michele si era rivolto al Pronto soccorso di Vergato accusando diversi sintomi". Forte mal di testa, dolore al collo, placche alla gola, febbre sopra ai 38, sangue al naso e un grosso ematoma alla gamba sinistra. "Vorrei un tramonto – scriveva Mike quel giorno su Instagram – ma mi esplode la gola e la testa. Rimedi?".

L’agonia. Al Ps non vi accederà, verrà dirottato al medico di guardia il cui ambulatorio si trova negli stessi locali. "I sanitari – riprende Bignami – lo hanno dimesso riconducendo ad una banale influenza. Tuttavia il giorno successivo si richiedeva l’intervento del 118". L’ambulanza arriverà a casa della fidanzata, a Luminasio di Marzabotto, alle 22.09, "solo successivamente – scriveranno i genitori di Michele nell’esposto che ha portato all’apertura di un fascicolo per omicidio colposo – l’automedica". Il paziente finisce al Maggiore, qui verrà operato d’urgenza, ma domenica notte il suo cuore cessa di battere sconfitto da una leucemia fulminante.

Criticità. "Necessario rilevare – riprende Bignami – come la situazione dell’ospedale di Vergato e del pronto soccorso sia già stata in passato oggetto di plurimi atti ispettivi di livello regionale da parte del sottoscritto, volti a evidenziare le difficoltà organizzative e le carenze strumentali della struttura". Il deputato mette in evidenza "l’assenza di un laboratorio analisi del sangue, che nel nostro caso sicuramente avrebbe contribuito a fare chiarezza sul quadro clinico". Senza dimenticare come "il Ps non svolga, contrariamente a quello che un Ps dovrebbe fare, un servizio ’h24’, ma sia sottoposto a chiusure e riduzioni di prestazioni e di orario anche nei feriali, come il 2 giugno". Una questione che "supera i confini già inaccettabili di una mera e tragica episodialità", riconducendo quanto avvenuto a una "carenza sistemica frutto di scelte politiche e organizzative che hanno depauperato nel tempo i territori di presidi medici funzionali ed efficienti".

Tocca a Speranza. Agli atti ispettivi e alle verifiche richieste da Bignami, però, da Regione e Ausl "risposte sempre cadute nel vuoto". Ecco allora la "necessità di una verifica autonoma e indipendente", un compito che, per Bignami, "non può essere svolto dalla magistratura che opera su un livello differente", ma nemmeno "affidato ad una valutazione domestica dell’Ausl, parte in causa". Tocca al ministro metterci mano, inviando "quanto prima una ispezione che realizzi, tramite una task force composta da Agenas, Iss, Nas le responsabilità funzionali ricorse eventualmente nel caso, ma anche le criticità di sistema sulla rete".

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