Ordinanza anti-balordi, Salvini. "Parte da Bologna e Firenze"

L'annuncio del Viminale nel giorno della festa della polizia, che ha diffuso dati sui reati: calano i furti e le rapine, ma aumentano i casi di violenza sessuale

Matteo Salvini

Matteo Salvini

Bologna, 10 aprile 2019 - Nel giorno della festa della polizia, arriva l'annuncio del ministro dell'Interno Matteo Salvini che "partono da Bologna e Firenze le ordinanze anti-balordi". Il Viminale lo fa sapere attraverso una nota, spiegando che la prefettura del capoluogo toscano ha disposto l'allontanamento da alcune aree della città per chi è stato denunciato per spaccio, percosse, rissa, lesioni personali, danneggiamento di beni e commercio abusivo su aree pubbliche. La stessa decisione è stata adottata dal prefetto di Bologna. "Darò direttive affinché simili provvedimenti scattino in tutta Italia. Nessuna tolleranza per degrado e illegalità!", sottolinea lo stesso Salvini.

Fu Matteo Piantedosi nel 2017, all'epoca prefetto di Bologna e attuale capo di gabinetto del ministero dell'Interno, a istituire il cosiddetto mini daspo, quando l'attenzione si concentrò nel parco della Montagnola, area verde teatro di spaccio, dove si erano verificate anche aggressioni a una troupe di Striscia la Notizia. Nei mesi scorsi il provvedimento è stato esteso anche alla zona universitaria e confermato dal prefetto Patrizia Impresa. Decine sono state le applicazioni. La misura venne concordata in sede di comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, anche dal Comune guidato dal sindaco Pd Virginio Merola.

In giornata, intanto, la questura di Bologna aveva diffuso i dati riguardanti i reati nell'ultimo anno, nell'ambito del 167esimo anniversario della Fondazione della Polizia. Tale diffusione ha messo in evidenza come siano calati, a Bologna, i furti (-13%), le rapine in abitazione (-14%) e quelle in banca (-33%), ma siano aumentati i casi di violenza sessuale (+42%) e i delitti di tipo informatico (+6%). Il tutto in un quadro che vede, nel periodo considerato (1 aprile 2018 - 1 aprile 2019) una generale diminuzione dei reati, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, sia in città, dove sono passati da 35.038 a 30.637 (-13%), che in provincia dove sono scesi da 53.428 a 47.622 (-11%). 

Dal bilancio delle attività condotte dagli agenti, è anche risultato che sono state denunciate in stato di libertà 4.401 persone e arrestate 1.137; 259 sono quelle denunciate per spaccio di sostanze stupefacenti e 225 quelle arrestate. Complessivamente sono stati sequestrati 145,704 chili di sostanze stupefacenti (103,99 chili di marijuana, 26,896 di hashish, 7,488 di cocaina e 8,221 di eroina).

Approfondendo i dati sull'andamento dei reati, sotto le Due Torri, le violenze sessuali, in valore assoluto, sono passate da 66 a 94, i delitti online da 222 a 236; nella Città Metropolitana le violenze sessuali sono aumentate da 109 a 158 così come i reati informatici da 297 a 342. In calo i furti con destrezza sia a Bologna (da 7.237 a 6.244) che in provincia (da 8.520 a 7.330); quelli in abitazione sia sotto le Due Torri (da 2.028 a 2.019) che nel resto del territorio (da 5.159 a 5.004) e quelli con strappo-rapine in strada nel capoluogo (da 341 a 264) negli altri Comuni bolognesi (da 440 a 322).

Nell'ultimo anno, sono calati anche i casi di lesioni dolose, a Bologna passati da 698 a 583, e di percosse da 172 a 164. La centrale operativa del 113 ha ricevuto 161.567 chiamate; sono state 2.352 le richieste di intervento per soccorso pubblico e 353 i veicoli recuperati. I servizi straordinari del territorio sono stati 1.034, 1.424 in totale; sono stati impiegati complessivamente 26.762 agenti. Dalla polizia anticrimine sono stati emessi 261 fogli di via obbligatori, 76 ammonimenti per atti persecutori, 82 Daspo, 6 sorveglianze speciali, 28 avvisi orali.

Gli agenti, durante l'anno, hanno anche controllato 504 esercizi pubblici ed elevato 596 contravvenzioni amministrative; 19 le licenze sospese per violazioni del Tulps. Sul fronte immigrazione, sono stati rilasciati 45.904 permessi, 689 sono state le espulsioni: 75 con accompagnamento alla frontiera e 36 al Cie. 

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