"Ore extra a scuola? Era a beneficio dei bimbi"

La dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo 15 ritorna sulla proposta criticata dai sindacati: "I giorni di sciopero non c’entrano"

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Eloisa Denia Cosimo, preside dell’IC 15, riavvolgiamo il nastro. Com’è nata la proposta riguardo l’apertura di giorni extra, a giugno, del suo istituto?

"Non è successo alcun pasticcio. Quello che mi ha ferito di più di tutta questa vicenda è il riferimento alla mia persona in termini negativi solo per avere fatto il mio lavoro: la proposta di condurre un progetto di socializzazione cofinanziato dal Comune è un normale avvenimento nella vita di una scuola, e si è articolato attraverso una serie di passaggi previsti dalla normativa per cui esistono regolari verbali redatti. Tutto è partito dalla volontà di ascoltare un’istanza delle famiglie di Croce Coperta, così come rappresentata nell’ambito di una riunione – a cui sono stata invitata – insieme all’assessore Daniele Ara, alla presidente di Quartiere e alla presidente del Consiglio di Istituto, a fronte di un malessere dei genitori dovuto all’anno particolarmente sfortunato vissuto da Croce, in primis per la pandemia (primaria con più alto tasso di dad e ddi nell’Istituto). Ma nessuno ha inteso ledere il diritto di sciopero".

Si è tenuto un incontro?

"Sì, in data 6 maggio e di questo è stato redatto verbale. L’incontro scuola-famiglia-territorio è un fatto normale nella vita di un’istituzione scolastica. Da dirigente non mi sottraggo mai all’ascolto delle esigenze: a fronte di questo malessere si è cercato di dare una risposta, insieme al territorio".

Quella, dunque, di creare un progetto di socializzazione...

"Esatto, e non di recupero degli apprendimenti. Il progetto non era volto a compensare le giornate di sciopero".

E qual era l’intento?

"Facilitare lo stare insieme dei bambini, che è la filosofia alla base dello stesso piano estate del governo, varato pochi giorni dopo. La scuola e il territorio hanno così hanno anticipato la soddisfazione di un bisogno alla luce della pandemia. Questo progetto è stato regolarmente portato all’attenzione dei miei organi collegiali secondo la scansione normativa a luogo prevista, senza errori burocratici. Il collegio si è espresso come è giusto che sia, senza condizionamenti da parte mia, che mi sono persino astenuta: la contrapposizione tra me e i miei docenti non esiste".

Il progetto previsto non verrà quindi realizzato?

"Non sicuramente in quella forma, perché non sarà un progetto di sola socializzazione. La progettualità futura sarà portata avanti se i docenti lo vorranno, con le risorse che il Governo ha stanziato per il piano estate per il recupero degli apprendimenti. Sono onorata di aver avuto il placet di eminenti giuslavoristi che hanno considerato l’iniziativa dell’IC 15 un ampliamento dell’offerta formativa e non certo una lesione del diritto allo sciopero".

Quanto è importante ascoltare i genitori?

"È cruciale, perché senza ascolto diventa impossibile ricostruire quell’alleanza educativa che è alla base del servizio di istruzione. Non c’è stato un momento in cui abbiamo interrotto la nostra progettualità che porto avanti insieme ai miei collaboratori e al collegio. Il mio dovere è quello di lavorare nella piena legittimità per rendere al meglio il servizio di istruzione ai miei piccoli cittadini e alle loro famiglie".

Giorgia De Cupertinis

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