Orientamento scolastico, la sfida di Cna e piccole aziende

Gli studenti di terza media dell’istituto comprensivo di Baricella e Malalbergo a confronto con gli imprenditori

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"Cosa vuoi fare da grande? Ti interessa lavorare in una piccola impresa?". Sono state le domande rivolte a 150 ragazzi delle terze medie dell’Istituto Comprensivo di Malalbergo e Baricella per valutare il percorso scolastico più adatto a concretizzare uno specifico progetto lavorativo, tenuto conto delle opportunità delle imprese artigiane e di Pmi del territorio.

"Individuare la rotta verso il futuro" è il titolo dell’iniziativa organizzata da Cna Area Terre di Pianura e dall’Istituto Comprensivo di Malalbergo e Baricella con il patrocinio dei Comuni di Malalbergo e Baricella, in collaborazione con le psicologhe di AltraFase.

Venerdì scorso Cna Terre di Pianura e una decina di imprese del territorio hanno incontrato i ragazzi dell’Istituto in tre appuntamenti a Baricella, Altedo e Malalbergo. Sono intervenuti il sindaco di Baricella Omar Mattioli con l’assessore Lamberto Forni e la vicesindaco di Malalbergo Maura Felicani, insieme al dirigente dell’istituto Cristina Arci e alla professoressa Elisa Soverini.

"Noi piccoli imprenditori – spiega Alessandro Ritelli, presidente Cna Area Terre di Pianura – pensiamo sia importante parlare con gli studenti e le loro famiglie, con la scuola e le istituzioni, per riuscire a trasmettere il valore e le opportunità che le nostre realtà di impresa, pronte ad accogliere nuovi collaboratori per crescere assieme, possono portare al territorio. Non riusciamo spesso a raccontare bene chi siamo, cosa facciamo e le soddisfazioni che ci dà il nostro lavoro e quello che creiamo".

L’obiettivo di queste iniziative di orientamento scolastico, oltre a far apprezzare ai giovani le realtà imprenditoriali locali di minori dimensioni, è quello di evitare il cosiddetto "mismatch" nel mercato del lavoro: giovani che non riescono a trovare occupazione una volta diplomati o laureati, da un lato, e imprese che non riescono a trovare personale specializzato, dall’altro. Nella consultazione degli studenti è emerso che il 60% circa era orientato a scegliere un istituto tecnico o professionale, il 40% circa un liceo. E a tutti è stato illustrato in che modo, a prescindere dallo studio superiore prescelto secondo le proprie attitudini, era possibile proseguire gli studi tramite i canali degli Ifts (Istruzione e formazione tecnica superiore), delle Lauree ad Indirizzo Professionale o dei percorsi universitari più tradizionali (lauree triennali e magistrali).

Zoe Pederzini

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