Orto Botanico Bologna, una sequoia per Marino Golinelli

Il dono della moglie Paola. Via alla raccolta fondi, e a fine mese si svela il progetto di riqualificazione

Orto Botanico, da sinistra il rettore Ubertini, Paola Pavirani e Marino Golinelli

Orto Botanico, da sinistra il rettore Ubertini, Paola Pavirani e Marino Golinelli

Bologna, 12 giugno 2019 - "Un museo vivente, un luogo speciale per l'Università e per la città". Il rettore Francesco Ubertini non nasconde il suo legame unico con l'Orto Botanico (FOTO), durante l'evento organizzato dall'Alma Mater per sostenere la raccolta fondi per la riqualificazione della struttura di via Irnerio. Un'occasione resa ancora più particolare dal regalo unico fatto da Paola Pavirani al marito, Marino Golinelli: l'adozione della  sequoia dell'Orto, "un albero che è anche la metafora della vita - ha spiegato Golinelli, imprenditore e filantropo -: è un simbolo della crescita e dello sviluppo, che ci spinge a vivere con gli altri con amore". 

Da oggi è online il nuovo portale per sostenere la campagna a favore  dell'orto. Su www.ortobotanicobologna.it sarà possibile donare e  monitorare in tempo reale l'andamento della raccolta. Altrimenti, è  sempre disponibile l'Iban IT57U0200802457000002968737 intestato a 'Alma Mater Studiorum Università di Bologna' per i bonifici bancari con causale 'Donazione Orto Botanico'. "L'Orto è un punto di incontro, tra  passato e futuro, ma anche tra l'Università e la città", ha ribadito Ubertini: "Rappresenta anche l'importanza della sostenibilità, di un  passaggio a un'economia circolare che l'Alma Mater ha già compreso tra i  propri obiettivi".

Il 29 giugno, inoltre, è in programma una giornata di  apertura al pubblico, tutta dedicata alla raccolta fondi, organizzata in collaborazione con l'Ascom: ci saranno chef, sfogline, musica, intrattenimento, lezioni di yoga e sorprese per sensibilizzare i bolognesi nella corsa a questo obiettivo. E sempre per la fine del mese verrà svelato il progetto vincitore del concorso di riqualificazione dell'area: gli autori sono lo studio Tasca insieme a Elena Vincenzi, ma i dettagli sono ancora top-secret. "Sarà eversivo e coraggioso, ma con rispetto di quello che consideriamo uno scrigno di tesori", ha spiegato quest'ultima.

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