GABRIELE MIGNARDI
Cronaca

Oscar del karate dal Giappone a Pietro Paterna

Il settantenne maestro della Polisportiva Masi premiato a Kyoto con il più alto riconoscimento.

Al centro, con il diploma, il maestro Pietro Paterna; il primo da sinistra è Stefano Bonini, responsabile del settore per la PolMasi

Al centro, con il diploma, il maestro Pietro Paterna; il primo da sinistra è Stefano Bonini, responsabile del settore per la PolMasi

E’ una specie di Oscar alla carriera, quello assegnato pochi giorni fa in Giappone a Pietro Paterna, settantenne bolognese fondatore della sezione arti marziali della Polisportiva Masi di Casalecchio. Più di 400 atleti provenienti da tutto il mondo hanno partecipato alla più importante manifestazione di arti marziali internazionale che si è tenuta a Kyoto, nota come la ’città dei mille templi’, patrimonio Unesco e culla della cultura giapponese.

Una specie di ‘olimpiade’ riservata alle discipline riunite nella categoria di arti marziali e che comprendono fra le altre l’Aikido, spada, lancia, Karate e Judo non agonistici che si svolge ogni quattro anni sotto l’egida della Casa imperiale giapponese e dell’associazione Dai Nippon Butoku Kai, che si propone di mantenere e diffondere queste arti tradizionali di combattimento. Oltre che di una rappresentanza particolarmente qualificata del Giappone, c’erano società sportive provenienti da tutto il mondo e la delegazione italiana comprendeva tra gli altri il maestro Pietro Paterna e i suoi collaboratori Stefano Bonini e Giorgio Pizzi, in rappresentanza della Scuola italiana Arti Marziali-Aikido e della polisportiva casalecchiese.

A rendere questa trasferta così importante per i colori della PolMasi è stato il risultato finale con l’attribuzione dello ‘Yushu Sho’, equivalente al primo assoluto individuale, al maestro Paterna e dello ‘Shorei Sho’ (secondo premio assoluto) alla formazione italiana, oltre al premio speciale alla carriera allo stesso Pietro Paterna consegnato da Higashi Fushimi Jiko, cugino dell’attuale imperatore del Giappone nel corso della serata di gala.

"Nel fitto programma delle cinque giornate del meeting, c’è stato spazio per cerimonie in luoghi e templi abitualmente non accessibili ai turisti e soprattutto per stages con maestri locali per la pratica di Karate, Aikido, Judo, Iaido (spada) e Sojutso (lancia) – spiega Stefano Bonini, responsabile del settore arti marziali di PolMasi –. I momenti più importanti sono stati sicuramente quelli relativi alle esibizioni nei templi di Shorenin e Ise Jingu; tale alto onore è stato concesso anche alla squadra del maestro Paterna, che ha potuto esibirsi davanti alle autorità locali e ai rappresentanti della casa imperiale nella sala del Tesoro nazionale del tempio di Shorenin, in cui sono custoditi alcuni antichi oggetti di culto di norma non esposti al pubblico". Una missione coronata da tante soddisfazioni per il settore, che conta un centinaio di praticanti, dai bambini di 4 anni agli ultrasettantenni.

La rappresentativa emiliana comprendeva anche due appartenenti alla federazione JuJitsu (Franco e Mario Pirone, attivi su Anzola e Castelfranco) che a livello regionale è presieduta da Andrea Bonfatti, col quale Paterna collabora da alcuni anni in un percorso di condivisione di competenze.

Gabriele Mignardi