P38 in scena da Crash "Esposto in Procura"

Lo presenterà domani Fratelli d’Italia, firmatari Bignami, Lisei e Sassone. Tra i reati ipotizzati anche il vilipendio delle tombe della Certosa

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di Nicoletta Tempera

Un esposto in Procura contro la band P38. Lo presenterà domani Fratelli d’Italia, con il deputato Galeazzo Bignami, il consigliere regionale Marco Lisei e il capogruppo in consiglio comunale Francesco Sassone. "In relazione all’utilizzo, da parte della band, di uno spazio comunale in uso al collettivo Crash, concesso dal Comune, che ha permesso al gruppo di esibirsi il 22 aprile scorso a Bologna, permettendogli (non ci è dato sapere avanti a quanti fruitori della manifestazione) di dare insano e mostruoso sfogo alla propria propaganda da ritenersi delinquenziale", si legge nell’esposto. Dove gli eletti di FdI chiedono alla Procura di indagare, ipotizzando reati che vanno dall’istigazione a delinquere e alla disobbedienza fino al vilipendio, sia delle istituzioni che delle tombe, "avendo la medesima band P38 girato un video musicale all’interno della Certosa – scrivono ancora –, con ripresa (sempre per finalità lesive e delinquenziali) delle tombe e di luoghi sacri adibiti all’eterno riposo, e per inneggiare ai brigatisti rossi e ai massacri commessi da quei banditi". Nell’esposto si chiede alle forze dell’ordine di identificare e indagare gli appartenenti al gruppo e di impedire loro "di proseguire una simile condotta solo evocativa ed elogiativa di reati. Sarà quindi da valutare inoltre la posizione di coloro che hanno ospitato gli eventi di questo presunto gruppo musicale ed ogni dettaglio sul live della performance, avendo i medesimi esposto nel corso di altri eventi la bandiera delle Br". Ossia, il laboratorio Crash, che gestisce l’ex Centrale di via Corticella dove la band che inneggia ai brigatisti si è esibita.

Sui P38 durissimo anche il presidente della Regione, Stefano Bonaccini: "Ho visto le immagini e letto alcuni testi di questa sedicente band che inneggia alle peggiori pagine della nostra storia repubblicana, alla violenza brigatista, al rapimento e all’uccisione di Aldo Moro. Sono indignato e disgustato", ha scritto Bonaccini su Facebook. "Che si sia anche scelto di girare sotto le torri della Regione, in viale Aldo Moro, un video di quel tenore per puro sfregio – aggiunge –, è inqualificabile e deprecabile. Bene che le procure e le forze dell’ordine si siano già attivate. A prescindere dal Codice penale, tutto ciò è inammissibile". Quindi, conclude Bonaccini, "non scherziamo e non banalizziamo: esaltare le Br e vilipendere le vittime accampando la libertà di espressione, dell’arte e della ‘provocazione’ sarebbe ridicolo e grottesco se non fosse ben prima ignobile". La Regione ha tenuto a precisare di non aver "mai dato alcun permesso al gruppo ‘P38-La gang’ per consentirgli di girare video musicali nel piazzale vicino alle sedi regionali".

Anche Coop Alleanza 3.0 prende le distanze dai contenuti diffusi dalla band, "inqualificabili e profondamente lontani dai valori della Cooperativa. Metteremo in atto tutte le azioni necessarie per difendere i nostri valori e la nostra reputazione".

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