Paesi e popoli in foto. Un ponte con Bologna nel segno dell’Unesco

Paesi e popoli in foto. Un ponte con Bologna nel segno dell’Unesco
Paesi e popoli in foto. Un ponte con Bologna nel segno dell’Unesco

Da oggi fino al 29 novembre sarà possibile immergersi nei mondi esotici della mostra fotografica Vicinolontano. Viaggio alla scoperta del patrimonio culturale e naturale dell’immigrazione in Italia, nella Manica Lunga di Palazzo D’Accursio. Curata da Francesca Campana, patrocinata dal Comune e promossa dalla Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco e dal Dipartimento delle Arti - Università di Bologna, rientra nell’ambito del progetto Arti e performance a vent’anni dalla Convenzione per la salvaguardia del Patrimonio culturale immateriale ed è quindi riconosciuta dall’Unesco tra gli eventi ufficialmente associati al ventennale della Convenzione. Vicinolontano è una raccolta di circa trecento scatti suddivisi a seconda dei paesi raccontati, fra cui India, Cina, Ucraina, Filippine, Pakistan, Afghanistan, Mali, America Latina e altri. Gli autori hanno cercato di portare, attraverso la fotografia, il patrimonio culturale e naturale dei loro paesi d’origine, ponendosi in dialogo anche con i siti del Patrimonio Mondiale e del Patrimonio Culturale Immateriale Unesco.

Obiettivo della mostra è quello di creare un ponte, favorendo la reciproca scoperta e conoscenza, tra migranti e cittadini italiani, dando vita ad un vero e proprio omaggio alla ricchezza delle diversità culturali, indagando gli spazi e le emozioni, gli sguardi dei popoli. Sono stati così selezionati artisti provenienti dai Paesi con il maggior flusso migratorio in direzione dell’Italia. Alla presentazione erano presenti anche i docenti Roberta Paltrinieri, Nico Staiti e il ministro plenipotenziario e segretario generale della Commissione nazionale italiana per l’Unesco, Enrico Vicenti. Quest’ultimo è stato interpellato a margine della presentazione sulla candidatura delle Due Torri al riconoscimento Unesco. "Non risolve il problema– ha detto – perché la convenzione del 1972 per i beni iscritti alla lista del Patrimonio mondiale prevede che lo Stato si faccia carico della protezione di quel bene, assieme alle autorità locali e regionali. L’Unesco non può occuparsi di questo". Info: dal lunedì al sabato dalle 7.30 alle 18.30, la domenica dalle 9 alle 18.30.

Rebecca Di Gregorio

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