Casalecchio, lutto per Gianluca Pagliuca. E’ morta mamma Maria Rosa

La donna aveva 74 anni

Maria Rosa Pagliuca con il figlio Gianluca

Maria Rosa Pagliuca con il figlio Gianluca

Casalecchio (Bologna), 2 novembre 2017 - E’ come un’uscita spericolata in cui ti butti nella mischia ad occhi chiusi e quando li riapri ti disperi perché non trovi più il pallone. C’era una persona che nella vita di Gianluca Pagliuca contava molto più del pallone, non foss’altro perché ne aveva sempre accompagnato tutte le parabole in ogni passaggio della sua irripetibile carriera: mamma Maria Rosa. Adesso Maria Rosa non c’è più.

La madre dell’ex portiere di Bologna, Sampdoria e Inter si è spenta nella sua casa di Monte San Pietro, nella notte tra martedì e mercoledì, consumata da una malattia che negli ultimi tempi ne aveva progressivamente, e rapidamente, consumato la tempra battagliera e sbarazzina. L’8 novembre avrebbe compiuto 74 anni, lei che li aveva spesi praticamente tutti al fianco del figlio Gianluca, svezzato, cresciuto, accompagnato, anche fisicamente, al calcio, quando il ‘cinno’ di Ceretolo a sedici anni si scoprì portiere e sbarcò nel vivaio del Bologna. Certo, Ceretolo-Casteldebole non era un tragitto impossibile.

Ma poiché papà Pierluigi, che di professione faceva il camionista, a casa non c’era quasi mai e presto avrebbe preso, non solo metaforicamente, altre strade separandosi dalla moglie, toccava a lei farsi carico di accompagnare Gianluca agli allenamenti. Più tardi, quando il talento del figlio sbocciò alla Sampdoria, Maria Rosa, che per un po’ di tempo aveva lavorato come cameriera a Villa Fiorita, progressivamente divenne molto altro: supertifosa con la valigia, commercialista, avvocato aggiunto, infaticabile ritagliatrice di articoli, che custodiva gelosamente in casa come parziale risarcimento per l’assenza fisica di un figlio che tra scudetti, Mondiali e Coppe varie a casa ormai c’era pochissimo.

Però quando Gianluca parava con le maglie di Sampdoria e Inter e il lunedì tornava sotto le Due Torri il pranzo con mamma era un rito imperdibile. A Maria Rosa, i cui filamenti di dna battagliero si erano trasferiti per linea diretta nel figlio, piaceva il ruolo di mamma ‘pasionaria’ del campione. Frequentava gli stadi, è stata spesso ospite a "Quelli che il calcio" e l’esposizione mediatica le costò anche qualche insulto becero, in forma di coro, di tifoserie ostili, per l’unica colpa di essere ‘mamma di’.

Quando nel 1999 Gianluca, ora 50enne, tornò a vestire la maglia del Bologna, alla conferenza stampa di presentazione Maria Rosa volle partecipare di persona, per dare un segno tangibile della sua gioia e del suo orgoglio di mamma nel giorno in cui il ‘cinno’ era tornato a Casteldebole. Cinque anni fa si era manifestata la malattia. Gianluca allora, per monitorarne da vicino le condizioni di salute, l’aveva trasferita nella casa di proprietà di Monte San Pietro, dove negli ultimi tempi una persona la accudiva giorno e notte. Che cosa è stata in definitiva Maria Rosa per Gianluca? Mamma, angelo custode, nonna di Mattia (nato nel 2002) e compagna, in senso lato, di una vita.

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